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Omicidio Guazzarotti: Vukas sparo’ al tassista per non pagare la corsa

"Ucciso per 90 euro"

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E’ in carcere accusato di omicidio ma potrebbe tornare libero. I tempi della Giustizia nel caso di Ivan Vukas corrono infatti sul filo del rasoio e la Procura, pm Irene Bilotta in testa, appare molto preoccupata di ciò. Non sarebbe del resto la prima volta che i tempi di un’inchiesta e gli incidenti procedurali aprono le porte del carcere ad un presunto assassino ancor prima del processo.Per Ivan Vukas la scadenza è il 15 dicembre prossimo. Entro quella data il gup Sergio Cutrona dovrà decidere per il rinvio a giudizio o il proscioglimento, altrimenti l’uomo tornerà libero.Per evitare corse dell’ultimo minuto l’udienza era stata fissata per ieri ma, come anticipato dal Carlino, si è risolta in un nulla di fatto per un legittimo impedimentodell’avvocato Annalisa Marinelli, legale dell’arrestato.Con l’incubo della scadenza dei termini di custodia preventiva, il gup ha rinviato l’udienza al 25 novembre prendendo tutte le cautele per prevenire qualsiasi… imprevisto. E’ stato convocato un avvocato di ufficio per ogni evenienza ed è stata disposta sin da ora la presenza del servizio di stenotipia. Come dire, quel giorno l’udienza dovrà essere effettuata a tutti i costi.Vukas, barba allungata fino all’altezza del petto, ieri è comunque comparso in aula pronto per essere valutato. Una richiesta l’ha fatta: quella di avere un interprete. “Io non parlare italiano” ha detto a stento al giudice.Intanto sugli esiti dell’istruttoria che ha portato il pm a chiedere il rinvio a giudizio del croato per omicidio volontario premeditato si sono appresi nuovi particolari.Il delitto – secondo l’ipotesi accusatoria – sarebbe accaduto per 90 euro. Tanto era il prezzo della corsa in taxi che aveva portato Vukas dalla stazione ferroviaria al night club Snoopy. Vukas non aveva i soldi per pagare e questo, secondo la Procura, potrebbe costare all’ uomo la premeditazione nonostante risulti che il taxi sul quale salì fu scelto a caso. Non voleva uccidere proprio Guazzarotti ma poteva però aver messo in conto di uccidere il tassista chiunque fosse stato, sarà forse l’argomentazione accusatoria. L’ipotesi è che Vukas non abbia voluto pagare la corsa e che Guazzarotti abbia preso il cellulare per chiamare i carabinieri. Una scintilla che ha provocato il fuoco.
Andrea Sandroni

Pubblicato Giovedì 21 ottobre, 2004 
alle ore 9:46
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