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«Donatori, entusiasmo da ritrovare»

Grande festa per i numerosi donatori senigalliesi.

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Una grande festa dedicata a chi vive di piccoli gesti. Ieri mattina l’Avis di Senigallia ha celebrato il 53° anno di attività consegnando delle benemerenze ai donatori più attivi. Dopo la deposizione della Corona d’alloro al Monumento ai Caduti in via Rossini e la sfilata per le vie con la Banda Cittadina, i soci dell’ Avis si sono ritrovati al Cinema Gabbiano per la consegna delle benemerenze. Nemmeno il tempo incerto e il blackout generale hanno fermato la celebrazione, la felicità e l’aria di festa hanno superato qualsiasi ostacolo. Alla cerimonia sono intervenuti il presidente della sezione, Luciano Di Marcelli, il presidente onorario, Lucio Massaccesi, e il primario di Immunoematologia dell’ospedale Umberto I, Mario Piani. «Ricordo ancora il giorno in cui ho donato il sangue per la prima volta ha detto Lucio Massaccesi nella sua relazione morale una volta noi donatori ci mettevamo molto più entusiasmo, mentre oggigiomo è tutto razionale, ma è giusto così. Il mio invito ai donatori è quello di ritrovare almeno una parte dell’entusiasmo di una volta». Molto soddisfatto dell’attività dell’Avis, il dottor Mario Piani. «Le Marche sono una regione autosufficiente, per quanto riguarda il sangue. Addirittura ne producono l’1% in più del fabbisogno. Anche il numero dei donatori è nella media europea: il 2% dei marchigiani è socio Avis». Durante la cerimonia, che ha attirato un folto pubblico, sono stati consegnati 193 diplomi di benemerenza, 148 medaglie di bronzo, 145 medaglie d’argento, 73 medaglie d’oro, 38 distintivi d’oro e 13 croci d’oro. La grande emozione nel viso dei premiati e dei premianti si univa ai sorrisi e agli applausi del pubblico, che ha voluto ringraziare con la sua presenza l’impegno costante dei donatori. Ieri è stata la festa di chi dona, ma tutti i giorni, grazie all’impegno dell’Avis, la vera festa è di chi riceve il sangue, di quelli che si devono sottoporre a delicati interventi di cardiologia o che lottano tra la vita e la morte. La sopravvivenza di queste persone è possibile solo grazie alle trasfusioni e il merito di questo va a tutti gli avisini. L’Avis di Senigallia, che oggi conta più di 1500 iscritti, nasce il 18 giugno 1950 ad opera del dottor Alberto Mauri. Fu soprattutto grazie alla sua sensibilità di uomo e di medico che ebbe vita il primo gruppo organizzato di donatori volontari del sangue. Sono passati 53 anni da quel 18 giugno, 53 anni in cui l’Avis ha attraversato numerose tappe ed è diventato l’associazione più grande della città. Grandi presidenti si sono succeduti alla guida dell’ Avis. Dal 2000 è Luciano Di Marcelli alla guida dell’associazione, che cerca di coinvolgere sempre più giovani sia nelle donazioni sia nelle campagne di sensibilizzazione.
di Laura delle Donne

Pubblicato Lunedì 29 settembre, 2003 
alle ore 10:10
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