Musica europea e lamentele senigalliesi. La Festa Europea della Musica che da venerdì a ieri ha riempito di concerti le piazze e le strade di Senigallia, se da una parte è stata apprezzata dal pubblico, dall’altra ha suscitato una marea di proteste da parte dei residenti, in particolare quelli del centro storico. I telefoni dei Carabinieri e dei Vigili urbani sono stati intasati l’altra notte dalle telefonate di protesta per l’alto volume della musica. «Scendo in piazza e brucio il palcoscenico» avrebbe addirittura minacciato qualche residente esasperato. Data l’eccezionalità della Festa Europea della Musica, uno dei fiori all’occhiello del cartellone estivo del Comune.
Il Sindaco Luana Angeloni aveva stabilito una deroga all’ordinanza che fissa all’una di notte il limite orario massimo per i concerti sia sul lungomare che in centro spostandolo per la notte tra sabato e domenica alle 3. Anche perché uno degli eventi nel programma della festa prevedeva uno spazio dedicato alla musica da discoteca nel cortile della biblioteca Antonelliana alle spalle del Foro Annonario. Deroga però per nulla apprezzata dai residenti del centro che a centinaia si sono attaccati al telefono per richiedere l’intervento delle forze dell’ordine. Ma Carabinieri e Vigili urbani nulla potevano fare per venire incontro alla protesta visto che l’ordinanza parlava chiaro. Evidentemente si conferma a Senigallia la difficoltà di conciliare le esigenze di una città a vocazione turistica con quelle dei residenti. Se il problema dei rumori è cronico sul lungomare, dove i concerti dal vivo o le radio a tutto volume nei bar provocano spesso la protesta dei clienti degli alberghi e dei residenti. In occasione della Festa Europea della Musica il problema si è trasferito nel centro storico.
Marco Benarrivo