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Altra manifestazione contro la guerra a Senigallia

Il 22 novembre in piazza Saffi

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Pace tra Palestina e Israele
La Rete per la pace subito di Senigallia aderisce alla mobilitazione contro la guerra e il riarmo promossa dalla Rete femminista molto + di 194 e dal Collettivo transfemminista Ortica che si svolgerà sabato 22 novembre a Senigallia in piazza Saffi a partire dalle ore 16.
 

Le promotrici hanno ragione nell’invitare a non arrendersi a questa folle corsa al riarmo. Affermano a ragione che «L’economia di guerra è una voragine che inghiotte risorse immense, risorse che dovrebbero essere destinate alla scuola, alla sanità pubblica, ai consultori, a un reddito di base che garantisca autonomia, a salari adeguati, a politiche abitative che assicurino una casa per tuttə».
Non dimentichiamo che siamo in un Paese in cui 4 milioni di persone non si curano per mancanza di soldi e 5 milioni sono sotto la soglia di povertà, in cui continuano a chiudere ospedali e scuole e migliaia di edifici scolastici non sono a norma, in cui il territorio viene messo in ginocchio ogni qualvolta, e purtroppo sempre più spesso, la crisi climatica comporta degli eventi estremi.
E in qualsiasi direzione si volga l’attenzione, si nota solamente l’enorme crescita della spesa per le armi. Ad esempio,
 
– in Italia la spesa militare sarà pari a 27 miliardi di euro nel triennio 2025-2028;
 
– la UE aggiunge con Rearm Europe circa 800 miliardi di euro in quattro anni;
 
– la Germania ha stanziato 1.000 miliardi di euro da investire in 15 anni per possedere l’esercito convenzionale più forte d’Europa.
 
Si aggiungano poi gli altri singoli stati europei, e gli USA, la Cina, la Russia, Israele, i paesi arabi, l’India e poi ancora e ancora.
 
Un circolo vizioso in cui ogni paese, reciprocamente, cerca di superare gli altri in nome della sicurezza verso il nemico. Una vera follia, sostenuta dal potere dei grandi gruppi di interesse legati al riarmo e proprietari spesso della informazione mainstream, che alimenta la paura del nemico e sostiene la necessità dell’aumento delle spese militari. Una spirale che non sarà senza fine perché – come ci insegna la storia – prima ridurrà la libertà e la democrazia, poi porterà inevitabilmente alla guerra.
 
Cambiamo la politica del nostro Paese 
 
Scendiamo in piazza contro il riarmo e contro la Legge di Stabilità 2026 
 
 Per la Pace e per i diritti dei popoli
 
Cessate il fuoco – Le controversie siano risolte per via diplomatica
 
Dagli 
Organizzatori
Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Venerdì 21 novembre, 2025 
alle ore 9:27
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Commenti
Ci sono 4 commenti
Glauco G. 2025-11-21 13:10:17
Questo mi piace...mi piace perchè vedo 2 bandiere e non 1..mi piace perchè si protesta per un tema comune e non legato ad 1 partito o ad 1 nazione...posso concordare oppure no sul discorso riarmo ma mi piace che ci sia una vera "opposizione" sociale che ha le sue ragioni e che non punta il dito su un ministro o una nazione ma espone un pensiero neutro che va contro una politica comune che trovano sbagliata...e ci sta..ci sta tutto...queste sono le iniziative che accetto con rispetto....ovviament eoggi colpisce la dx (in Italia) perchè appoggia questa strada ma non è da escludere cha uando la sx andrà al potere non farà nulla per fermare questo percorso al riarmo visto che...dal 2017 (governo Gentiloni a guida PD) ad oggi..siamo passati da 19,7 miliaridi a 32,4 miliardi e che Dal 2017 a oggi, l'Italia ha avuto diversi governi: il Governo Gentiloni (dicembre 2016 - giugno 2018), seguito dal Governo Conte I (giugno 2018 - settembre 2019), il Governo Conte II (settembre 2019 - febbraio 2021), il Governo Draghi (febbraio 2021 - ottobre 2022) e l'attuale Governo Meloni (ottobre 2022 - oggi)....nel dettaglio....Durante il governo Gentiloni, le spese per le armi e la difesa sono state influenzate dall'impegno italiano preso nel 2014 di aumentare progressivamente la spesa militare fino all'1% (Gentiloni non ha fatto nulla per rettificare l'impegno preso da Matteo Renzi del PD)......il governo Conte la spesa è diminuita dal 1,9% al 1,3-1,4% ma incide anche il covid (non hanno fatto politiche di spesa contro il riarmo)....mentre dentro il Conte 2 le spese sono aumentate (Nel 2020, l'Italia ha speso oltre 26 miliardi di euro in spese militari, pari all'1,4% del PIL, una cifra superiore alla media UE e della zona euro. La spesa per i nuovi approvvigionamenti militari è aumentata del 4% rispetto all'anno precedente, raggiungendo i 36 miliardi di euro,) ....Durante il governo Draghi, la spesa militare italiana per il 2022 ha sfiorato i 26 miliardi di euro. Draghi ha confermato l'impegno a raggiungere l'obiettivo del 2% del PIL in linea con gli accordi NATO..quindi...la portesta è su TUTTO il panorama Italiano/Europeo e non contro 1 caorrente politica..voglio sperare che sia così altrimenti cade tutto il castello accusatorio dei promotori...diventerebbe l'ennesimo comizio popolare contro la dx. Vedremo.
barbara51 2025-11-21 23:34:45
Sostanzialmente d'accordo con il commento di Glauco, però mi permetto due osservazioni.
Le scuole chiudono per mancanza di alunni a causa della denatalità: cosa c'entra la politica del nostro Paese?
Non sarà che "il territorio in ginocchio" più che dagli "eventi estremi" (ormai vengono definiti tali ogni pioggia che duri più di due giorni o che sia un po' più intensa di quattro gocce, ogni periodo di più di una settimana senza pioggia, ogni grandinata, ogni temperatura che salga sopra i 35° in estate, ogni temporale...) provocati dai fantomatici e ormai onnipresenti cambiamenti climatici (ossia quei provvidenziali fenomeni che nel corso di questi 5 miliardi di anni hanno permesso a una palla di fuoco di trasformarsi in un pianeta abitabile) non sarà che sia dovuto molto più semplicemente alla mancanza di manutenzione? Fino a pochi anni fa il Veneto era soggetto alle stesse tragedie dell'Emilia Romagna, poi è stata messa in atto una radicale manutenzione e oggi, alla faccia di "eventi estremi" e "cambiamenti climatici", il territorio Veneto in ginocchio non ci finisce più.
barbara51 2025-11-22 08:06:05
Vedo però che su Vivere Senigallia l'immagine ha solo la bandiera della pace, quindi mi chiedo se la scelta delle due bandiere accostate sia degli organizzatori o della testata. Nel caso, che a questo punto - anche per via della lunga conoscenza di quei soggetti - mi sembra di gran lunga il più probabile, che sia vera la seconda ipotesi, ritiro naturalmente l'apprezzamento, decisamente non meritato (in effetti pareva tropo bello per essere vero, che avessero avuto un attimo di resipiscenza nel loro sviscerato amore per gli sgozzaebrei).
Glauco G. 2025-11-25 13:54:18
@barbara51...non ho visto la manifestazione..quindi? solo palestina e difesa donne?
ATTENZIONE!
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