SenigalliaNotizie.it
Versione ottimizzata per la stampa

La storia del profumo attraverso i secoli

Il profumo come linguaggio invisibile. Memoria, esperienza, identità: il ruolo simbolico del profumo

Profumi, essenze

Pensare ai profumi come ad una miscela apparsa per la prima volta agli inizi del ‘900 è un errore che ancora oggi si tende a fare. In realtà, la storia del profumo è lunghissima, dato che già nel 3000 a.C. se ne faceva ampio uso nell’Antico Egitto, sia in ambito spirituale che rituale.

Il mondo religioso vedeva nel profumo un “sudore divino”: quando gli effluvi riempivano l’aria si assisteva all’unificazione tra divinità e uomo. Le fragranze sono legate anche alla figura di Cleopatra: la celebre Regina, secondo la leggenda, desiderava che le vele della propria imbarcazione profumassero prima di prendere il largo.

 

Nell’Antica Grecia il profumo rispondeva sia a esigenze estetiche che sociali pur senza perdere la sua valenza sacra: alle fragranze, infatti, era riconosciuta la capacità di rivelare l’esistenza delle divinità. Si era soliti profumare le statue con oli ed essenze mentre i corpi dei defunti, depositati su lenzuola profumate, erano in seguito bruciati assieme ad alcune piante, incluse rosa, giglio e violetta.

 

Durante l’Impero Romano i profumi divennero un simbolo di umanità e potere e fu “coniato” il termine dal latino “per fumum” (“attraverso il fumo” in italiano). I sacerdoti, al fine di ottenere la benevolenza degli Dei, erano soliti gettare unguenti sui bracieri sprigionando un’enorme nube profumata destinata a salire verso il cielo.

 

Il Medioevo ha visto prima un rapido declino delle fragranze, quindi una loro rinascita dettata dagli scambi culturali, dall’impiego di sacchetti profumati e da pratiche religiose. È durante il Rinascimento che i processi di distillazione hanno ottenuto diversi miglioramenti; al contempo, gli esperti hanno iniziato a sfruttare spezie e odori per ottenere fragranze di grande qualità. Nelle formulazioni, di conseguenza, sono comparsi ingredienti come cacao, cannella, pepe e vaniglia.

 

Nel 1828 venne lanciato il marchio Guerlain, cui spetta il merito di aver aperto una Maison di profumeria nella città di Parigi divenendo, a tre decenni di distanza, il profumiere ufficiale dell’Imperatrice Eugenia. Da quel momento aumentò la sperimentazione sui profumi, con Rimmel che suddivise gli aromi in 18 differenti gruppi con l’obiettivo di classificare con maggiore rapidità le note esistenti.

 

Il profumo come linguaggio invisibile

 

La “Rockefeller University” ha condotto un esperimento da cui è emerso come le persone siano in grado di ricordare il 35% di quanto odorano. Un risultato sorprendente se si pensa a come la percentuale si riduca al 5% prendendo in considerazione ciò che gli occhi osservano e al 2% le parole che giungono alle orecchie. Questo è uno dei motivi che hanno portato le aziende a utilizzare i profumi per rendere indelebile l’identità del proprio marchio.

 

Il cosiddetto “branding olfattivo” ha la capacità di agire in modo poco invasivo penetrando nella memoria senza inviti espliciti. Non appare esagerato, pertanto, ritenere il profumo un’eccellente forma di comunicazione non verbale. Scegliendo con attenzione una fragranza è possibile raccontare agli altri la propria quotidianità e trasmettere emozioni servendosi di un linguaggio silenzioso.

 

Naturalmente, le persone hanno gusti peculiari e la loro pelle è destinata a restituire note diverse che configurano una firma olfattiva unica ed irripetibile. Il rapporto tra odori ed emozioni è profondo: è infatti sufficiente qualche goccia per viaggiare nei ricordi e associare la fragranza a luoghi precisi, a persone e a momenti speciali. L’olfatto ha la straordinaria capacità di stabilire delle connessioni tra esperienze sensoriali ed emotive. E i ricordi sono così vividi da dare l’impressione di viverli nuovamente.

 

La passione per i profumi coinvolge oggi l’universo femminile come quello maschile, consentendo al comparto di continuare ad innovarsi. In tale contesto è emersa Douglas, una realtà sotto il cui nome operano oltre 1800 profumerie dislocate in 19 Paesi europei. Il suo store online accoglie ogni giorno moltissimi utenti che lo vedono come uno spazio virtuale dedicato all’esplorazione sensoriale e non un semplice e-shop.

 

Sul sito ufficiale di Douglas compaiono spesso offerte e promozioni stagionali, cui si affiancano codici sconto in grado di ridurre sensibilmente l’importo da corrispondere per gli ordini online. Se, come visto in precedenza, selezionare un profumo è un gesto squisitamente personale e identitario, farlo con la certezza di risparmiare rende l’esperienza sullo store ancora più piacevole. E il risparmio dà modo di acquistare ad ottimo prezzo fragranze di qualità elevata senza il rischio di compromettere il budget.

 

La stessa qualità non dovrebbe mai essere un privilegio per pochi, ma divenire disponibile per chiunque. Cogliere al volo le opportunità di risparmio e gli sconti di Douglas disponibili online è una forma di acquisto intelligente e consapevole. I codici sconto offerti da Douglas sono infatti uno strumento ideale per consentire anche a chi ha limiti di spesa ben definiti di concedersi quel profumo desiderato da tempo.

 

Memoria, esperienza, identità: il ruolo simbolico del profumo

 

Oltre ad essere un oggetto di bellezza, appare particolarmente rilevante il valore simbolico ed emotivo dei profumi. Una fragranza può perdurare per ore non solo sulla pelle, ma anche sugli oggetti e negli ambienti, lasciando una traccia che travalica sia il tempo che lo spazio. Una caratteristica che evoca ricordi preziosi e legami affettuosi.

 

Valutare quale profumo acquistare non è un’operazione scontata dal momento che è necessario investire del tempo. Spruzzarlo poi sulla pelle diviene un rito, considerato come ciascuna fragranza lasci una traccia che viene trasmessa alle persone incontrate durante la giornata. Una vera scia emotiva o, meglio, una memoria condivisa ma discreta.

 

Gli esperti in materia, siano essi produttori o grandi appassionati, sono concordi nel definire il profumo come una tra le forme più autentiche d’identità. Il motivo? Ha dimostrato di sopravvivere al trascorrere del tempo e alle distanze, riuscendo ad identificare persone e a sedimentare nella mente ricordi ed emozioni.

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Mercoledì 5 novembre, 2025 
alle ore 16:58
Come ti senti dopo aver letto questo articolo?
Arrabbiato
In disaccordo
Indifferente
Felice
D'accordo


Commenti
Ancora nessun commento. Diventa il primo!
ATTENZIONE!
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password

Già registrato?
... oppure Registrati!



Scarica l'app di Senigallia Notizie per AndroidScarica l'app di Senigallia Notizie per iOS

Partecipa a Una Foto al Giorno





Cronaca
Politica
Cultura e Spettacoli
Sport
Economia
Associazioni
Fuori dalle Mura