“I giovani non hanno bisogno di divieti, ma di ascolto, aggregazione, comunità, sport”
Romano (PD) dopo approvazione nuovo regolamento per utilizzo aree sportive pubbliche all'aperto: "Impostazione repressiva"

In questi giorni si è acceso il dibattito pubblico sul nuovo regolamento per l’utilizzo delle aree sportive pubbliche all’aperto, approvato dalla maggioranza dell’amministrazione Olivetti.
Fa riflettere molto l’impostazione, repressiva e tutt’altro che liberale, dove si vede la mano di chi pensa di poter normare tutto – anche le situazioni più improbabili, come ha ricordato il consigliere Piazzai – per poter evitare possibili problemi legati all’utilizzo di quelle strutture.
C’è un filo conduttore, però, che lega questi cinque anni dell’amministrazione Olivetti: la lontananza e il distacco dal mondo dei giovani. Lo dimostrano i continui interventi dell’opposizione (in particolare della consigliera Pagani) in merito alla mancata riattivazione dei centri di aggregazione giovanile, ad esempio. Luoghi che hanno e dovrebbero avere la funzione di ascoltare le nuove generazioni, leggere quel disagio giovanile e provare ad ascoltare e interpretarlo, in alcune delle sue soluzioni. Niente di tutto questo, invece, in questi 5 anni e passa di mandato.
Lo dimostra, inoltre, la forte divisione interna tra i membri della stessa maggioranza di Olivetti, ultima delle quali rimarcata dal consigliere Rebecchini di FI, che chiede un passo indietro e un ritorno in commissione del regolamento, troppo concentrato sui divieti e sui limiti.
Lo dimostra, infine, anche la totale assenza di politiche legate a una fruizione e gestione corretta degli impianti sportivi: la vicenda della piscina delle Saline, da qualunque lato si legga, ha prodotto come risultato l’assenza di un impianto strategico per Senigallia e tutta la sua vallata, con un bacino potenziale di utenza di circa 70.000 abitanti che è costretto a utilizzare la piscina del Molinello, consumata dai tanti anni di attività.
Continuare a rivendicare la costruzione di 3 palestre è un esercizio inutile di autocelebrazione che si distacca dalla situazione reale, denunciata da diverse società sportive, bambine, bambini, famiglie e atleti. I lavori della palestra alla Cesanella sono stati quasi integralmente finanziati dal PNRR e il progetto preliminare era impostato da anni; per Marzocca il progetto preliminare, allo stesso modo, proviene dal passato ed è finanziato, quasi per la metà, dal bando ministeriale Sport e Periferie (nato con il governo Renzi); la Puccini, infine, proviene sempre dal PNRR (per circa 2.5 milioni di €) ma sconta gravissimi ritardi su cui ci sono poche notizie e molta preoccupazione da parte dei genitori.
Se si vuole investire sui giovani, non si può pensare di farlo con telecamere, repressione e divieti: servono ascolto, coinvolgimento, educazione, formazione, attività sportive, ricreative, artistiche.
Dario Romano
Capogruppo consiliare PD Senigallia


























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