Era uno sgorbio davanti al SenBhotel che istruiva anche il percorso ciclopedonale Stazione Centro storico e finalmente è stato rimosso. Si tratta di una cabina ENEL montata all’ingresso stradale del SenBhotel (e del condominio), piazzata lì nella primavera 2024 e che Amo Senigallia ha subito portato all’attenzione della cittadinanza come esempio di cattiva gestione del territorio e menefreghismo nei confronti di un imprenditore che aveva rilevato lo storico albergo di centro città.

 

Un parallelepipedo di colore arancione dava il benvenuto agli ospiti e ai residenti servendo (a quanto pare) a fornire energia elettrica a due nuovi condomini costruiti lì vicino. Possibile che dovesse essere piazzato proprio lì quando a pochi metri c’è un adeguato spazio che non dà fastidio a nessuno? Ed infatti proprio lì è andato a finire come buonsenso ed un minimo di logica richiedono.

 

L’ecomostricciattolo del SenBhotel non è l’unico esempio del genere. Il primo ad essere piazzato in bella è stato in via Bovio, posizionato all’inizio della passeggiata per il lungomare e prospicente al condominio storico dove una volta era ubicata l’ACI. E’ stato addolcito con struttura in legno e panchine ma la posizione rimane comunque infelice.

 

Nella storia dell’architettura ci sono periodi caratterizzati da uno stile tipico, come il “razionalismo” ad esempio. Beh, a Senigallia c’è stato il periodo degli “economostricciattoli”, parallelepipedi posizionati in luoghi sbagliati e destinati agli usi più disparati, dal contenere trasformatori elettrici all’ospitare gabinetti (come al Porto della Rovere, chiusi per i cittadini ma utilizzabili da un ristretto numero di persone che dispongono della chiave).

 

Con la rimozione dell’ecomostricciattolo del SenBhotel (che è stata tutt’altro che facile da ottenere) speriamo che sia finita l’epoca dell’installazioni “a caso” e che ne inizia una nuova in cui la funzionalità sia associata al rispetto dei cittadini.