SenigalliaNotizie.it
Versione ottimizzata per la stampa

Un busto di Pietro Tenerani fu l’omaggio di Senigallia a Papa Pio IX nel 1847

L'opera che la città dedicò al "suo" Pontefice, il quale la visitò solo una volta in 32 anni

Lanetservice Senigallia - Web design - Siti web professionali
Busto di Pio IX a Senigallia

Papa Mastai Ferretti durante il lungo pontificato durato circa 32 anni fece un solo viaggio nella città che gli diede i natali.

Era il 1857. Ci furono grandi festeggiamenti in suo onore ed in quella occasione consacrò la nuova chiesa di Santa Maria del Ponte che dai senigalliesi è sempre stata chiamata chiesa del Porto.

La città lo omaggiò con un busto in marmo che lo ritrae in abiti papali. Nel ritratto l’aspetto è abbastanza giovane nonostante avesse compiuto 54 anni quando nel 1846 si insediò nella cattedra di San Pietro.

Busto di Pio IX a SenigalliaBusto di Pio IX a Senigallia

Guance floride ed una espressione distesa non ancora irrigidita dalla tempra di uomo vigoroso e di comando.

Busto di Pio IX a SenigalliaL’opera reca incisa sul retro, lungo il bordo della mozzetta, la firma di Pietro Tenerani e la data di realizzazione in numeri romani: 1847, l’anno successivo a quello dell’elezione a pontefice.

Agli inizi della carriera l’artista entra in contatto a Carrara con Lorenzo Bartolini, figura di prima grandezza nel panorama artistico dell’epoca. Si trasferisce presto a Roma dopo aver vinto una borsa di studio. Frequenterà l’atelier di Antonio Canova e di Thorvaldsen di cui diventerà allievo e collaboratore.

Le opere di Tenerani sono presenti in molti musei del mondo ma l’Hermitage di San Pietroburgo probabilmente custodisce il numero più cospicuo di capolavori. La grazia del suo modellato sedurrà committenze di altissimo rango sia italiane che straniere.

Tenerani fu sicuramente tra i più dotati maestri dello scalpello di tutto l’ottocento. Dopo una prima fase squisitamente neoclassica si volgerà verso una ricerca plastica orientata al “bello di natura” distinto dal “bello ideale”, perseguito in precedenza nel solco delle teorie di Winckelmann e profusa nelle opere di grandi maestri come Canova e Thorvaldsen.

Nel 1842 sottoscrive insieme ad importanti figure del firmamento artistico romano il manifesto “Del purismo nelle arti”, redatto dal pittore Antonio Bianchini, che tematizzava una ricerca artistica più aderente alla realtà rifacendosi a stilemi e fonti ispirative antecedenti l’arte del Raffaello maturo perché ritenuta più “pura”, più conforme al vero e meno contaminata da inflessioni idealizzanti o intellettualismi di maniera. Insomma una sorta di proclama preraffaellita “ante litteram” nella nostra penisola.

Tra i fautori della corrente purista figura un altro nome importante di cui Senigallia possiede, nelle collezioni della pinacoteca diocesana, un quadro che raffigura una Madonna fanciulla con la madre Sant’Anna. L’opera è ascrivibile a Friederich Overbeck di Lubecca, nato e morto negli stessi anni di Tenerani (1789 – 1869). Fu guida artistica di un gruppo di pittori di lingua tedesca, denominato “Lukasbund”, confranternita di San Luca, dal nome del santo evangelista che secondo storie tramandate si dilettava di pittura.

Altro purista firmatario del manifesto fu il pittore Tommaso Minardi il cui allievo, Luigi Cochetti, è presente nella chiesa del Porto con un dipinto di raffinata fattura donato espressamente da Pio IX. Soggetto del quadro è la Madonna in cielo col Bambin Gesù e i santi Andrea e Nicola. Le figure si impongono per nettezza di contorno su uno sfondo marino di limpida cromia, valorizzato, è giusto dirlo, da un’eccellente illuminazione che dovrebbe essere adottata in tutte le chiese.

Gli artisti della “Lukasbund” risiedevano nella capitale pontificia ed erano chiamati “nazareni” dall’appellativo coniato da Joseph Anton Koch, adepto della confraternita, per l’aspetto corrispondente ad un’idea molto radicata nella immaginazione collettiva, del tutto arbitraria e fantasiosa, che si era formata nel tempo riguardo alla presunta figura di Cristo.

Snelli, con lunghe chiome fluenti e vestiti di semplici abiti di taglio monastico. Conducevano vita laboriosa e ritirata come dei veri e propri monaci laici. Lasciarono splendide testimonianze nella città eterna tra cui gli affreschi di villa Massimo e le decorazioni parietali presso la dimora del console prussiano Jacop SalomonBartholdy a Palazzo Zuccari, successivamente traslate a Berlino per volontà dell’imperatore Federico Guglielmo IV.

Come si è detto i membri della confraternita erano tutti di lingua tedesca ed oltre al già menzionato Overbeck, autore del celebre dipinto della Neue Pinakothek di Monaco dove sono ritratte due eleganti figure femminili dal nome altisonante di “Italia” e “Germania” che si tengono teneramente per mano, tra gli altri lo stesso Koch, Franz Pforr, Peter von Cornelius, Philipp Veit, Wilhelm von Schadow.

Questi pittori romantici approdati a Roma dalle terre teutoniche sin dal 1810 alloggiavano nel convento di Sant’Isidoro dove rimasero per molti anni. Il loro stile artistico era apprezzato da una vasta committenza, compresa la curia pontificia. I musei vaticani custodiscono una splendida “via Crucis” ad acquarello realizzata da Overbeck.

Gli anni in cui hanno svolto la loro attività si sono in parte incrociati col periodo di pontificato di Pio IX. L’opera di Overbeck esposta nella pinacoteca diocesana ne è una testimonianza. Proviene da casa Mastai e verosimilmente potrebbe trattarsi di una acquisizione diretta dello stesso pontefice.

Ammirevole l’incorniciatura peruginesca in pietra grigia con quinta collinare e borgo turrito dove sono allocate Sant’Anna e la Madonna. l’atmosfera irradia serenità sotto una luce dorata che prelude ad un tramonto prossimo a venire.

(Foto di Maria Pia Verdini)

Commenti
Ancora nessun commento. Diventa il primo!
ATTENZIONE!
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password

Già registrato?
... oppure Registrati!



Scarica l'app di Senigallia Notizie per AndroidScarica l'app di Senigallia Notizie per iOS

Partecipa a Una Foto al Giorno