Rete Studenti protesta ancora per la situazione del campus di Pesaro
"4.000 studiano in spazi non sicuri"

Nel Campus Scolastico di Pesaro, oltre 4000 studenti frequentano quotidianamente edifici fatiscenti, insicuri e inadeguati, con infiltrazioni, crolli di intonaco, vetri rotti, impianti elettrici compromessi, container usati come aule e uscite d’emergenza non accessibili.
Lo scorso febbraio, a seguito della caduta di una finestra che ha ferito uno studente, abbiamo condotto un sondaggio tra oltre 1000 studenti che ha rilevato che oltre il 50% di questi non si sente al sicuro nella propria aula e che più del 25% ha trovato allagate diverse aree scolastiche, tra cui la palestra.
La creazione di un “Polo delle Arti”, proposta già da diversi anni, comporterebbe lo spostamento del Liceo coreutico e musicale dal Liceo Marconi al Liceo artistico Mengaroni, passando dal Campus al centro città, dove, però, non ci sono abbastanza spazi per ospitare i laboratori a loro necessari.
Si tratta chiaramente di una proposta che non solo non risolve, ma sposta solamente le criticità strutturali.
La situazione del Campus Scolastico costituisce chiaramente una vera e propria violazione del diritto alla sicurezza, alla salute e all’istruzione e proprio per questo è necessario un intervento immediato della Provincia di Pesaro e Urbino, ente proprietario e responsabile della manutenzione.
Per questo, come Rete degli Studenti Medi delle Marche, in quanto sindacato studentesco, abbiamo presentato una vertenza al presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, al Sindaco di Pesaro e alla direttrice dell’Ufficio Scolastico Regionale delle Marche.
Chiediamo, quindi, l’apertura immediata di un Tavolo di confronto permanente con la partecipazione di tutti gli enti e delle rappresentanze studentesche, la messa in sicurezza urgente delle strutture, la verifica e la pubblicazione dei certificati di agibilità per ogni edificio del Campus, la condivisione di tutta la documentazione dei lavori effettuati dal 1 gennaio 2020 a data odierna e in corso, un piano straordinario di manutenzione e ricollocamento temporaneo delle classi ospitate in container o spazi non idonei, l’adeguamento alle norme sull’accessibilità e sicurezza per tutti, trasparenza e confronto pubblico su ogni progetto di riorganizzazione, incluso il “Polo delle Arti”.
Non ci fermeremo qui, la nostra lotta continuerà fino a che non sarà fatta giustizia e agli studenti del Campus non sarà garantito il diritto all’istruzione in sicurezza.
Da
Rete degli Studenti Medi delle Marche


























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