Dall’inizio del mandato Olivetti la piscina delle Saline è diventata uno dei simboli dell’incapacità amministrativa della destra senigalliese. Il project financing, proposto come soluzione innovativa, si è rivelato un flop, così come trattato dall’amministrazione Olivetti-Pizzi: disservizi e limitazioni continue, fino allo stop definitivo della piscina di alcuni mesi fa. Migliaia di cittadini, tra atleti, famiglie e associazioni, hanno perso un punto di riferimento essenziale per lo sport e la socialità.

 

Tempo fa l’opposizione aveva presentato un emendamento per destinare risorse alla manutenzione straordinaria della struttura, tenendo a mente l’interesse pubblico e la riapertura immediata. La maggioranza lo respinse, adducendo motivi tecnici, preferendo non affrontare i problemi che oramai sono esplosi e riguardano tutti i senigalliesi e non solo. Oggi, a pochi mesi dalla fine del mandato, si annuncia la risoluzione del contratto e la gestione diretta da parte del Comune: una scelta improvvisata, che non tiene conto delle complessità normative e che rischia di prolungare la chiusura dell’impianto per anni. A tutto questo vanno aggiunti gli stracci che stanno volando politicamente all’interno della maggioranza, con Forza Italia sul piede di guerra contro il vicesindaco Pizzi. Situazione ormai surreale e sotto gli occhi di tutti.

 

La città non può restare ostaggio di annunci senza prospettiva e di battaglie personali. Serve programmazione, responsabilità e una strategia seria per gli impianti sportivi. In futuro dovremo ripartire dalle esigenze reali di atleti e cittadini, garantendo strutture moderne, sicure e accessibili. Perché lo sport non è un lusso: è un diritto che questa amministrazione ha colpevolmente dimenticato.