Il comunicato dell’Amministrazione Comunale sulla gestione degli alloggi ERP è l’ennesimo esercizio di retorica istituzionale: tante frasi, nessun fatto, nessuna data, nessuna scadenza, nessun’azione concreta. Solo vaghe promesse che non danno alcuna garanzia a cittadini/e.

Un bando “in preparazione” ? Uno “speciale” ancora da definire? Uno “sportello” che si sta valutando?
Questo non è un piano: è un elenco d’ intenzioni non verificate e non verificabili. Si scarica la colpa del degrado degli alloggi sugli ex assegnatari, senza considerare che la responsabilità è anche di chi gestisce, monitora e interviene tardi o male.
Intanto ERAP è tirata in ballo per sgomberi e manutenzioni, ma rimane silente sui ritardi e sulle assegnazioni bloccate.
Basta scaricare colpe e basta parole che non portano da nessuna parte. Non ci interessano pacche sulle spalle, frasi di rito sulla cittadinanza che partecipa al dibattito pubblico per poi, come sempre, non contare nulla.

Gli alloggi popolari non sono grazie da distribuire: sono diritti. E su quei diritti vogliamo risposte, non giustificazioni.

È necessario mettere in atto, fuori dalle logiche burocratiche, azioni concrete e incisive a breve termine per dare una risposta ad una domanda sociale sempre più pressante. Non è possibile che in questa città trovare una casa popolare, così come un’abitazione in affitto con contratto di quattro anni, sia un terno al lotto.
Non si abita in una graduatoria e per questo chiediamo risposte precise; un cronoprogramma pubblico e dettagliato, una presa di responsabilità vera, non di facciata, azioni concrete, documentate, verificabili e una presa in carico condivisa dei problemi senza stigmatizzazioni.
Gli alloggi popolari sono beni comuni e come tali vanno tutelati dalle istituzioni.