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“Come viene amministrato in una città democratica il patrimonio pubblico?”

Intervento di Senigallia Resistente a seguito delle dimissioni del CdA della Fondazione Città di Senigallia

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Le dimissioni del C.d.A. della Fondazione Città di Senigallia stanno ponendo all’attenzione della cittadinanza una questione basilare: come viene amministrato in una città democratica, trasparente e ben amministrata il patrimonio pubblico?

Per anni nulla si è saputo di come un capitale e beni immobiliari valutabili in 50 milioni di euro veniva gestito. Chi come noi ha cercato di svelare questo mistero è stato messo a tacere e quando abbiamo cercato di sollecitare l’Amministrazione Comunale, per legge preposta al controllo dell’operato della Fondazione, questa, anziché far conoscere alla città la verità, ha spostato la sede della verifica annuale sull’operato della struttura e sui bilanci, dalla preposta Commissione Consiliare (aperta al pubblico), alla Riunione dei Capigruppo, che si svolge a porte chiuse. E’ a questo strumento, chiuso, autoreferenziale, ma perfetto a nascondere sotto la cenere, che il consigliere Romano vorrebbe portare nuovamente la discussione.

Non ci si venga a dire che nessuno sapeva.

La politica e gli Amministratori sapevano e tutti (il PD, i suoi sodali e la “pseudo-opposizione” di destra) hanno preferito chiudere gli occhi e partecipare a tali condotte.

Il C.d.A. della Fondazione è nominato dal Consiglio Comunale e ripartito fra le rappresentanze in esso presenti: tre membri a quelli di maggioranza e due a quelli di opposizione.

Il 15 aprile 2021 il Presidente del C.d.A. ci comunicava che stavano organizzandosi per rendere trasparente la Fondazione con la pubblicazione dei bilanci. Dove sono andati a finire? Siamo certi che il Presidente non si sottrarrà dal rispondere pubblicamente a tale domanda.

Cercheremo di dimostrare che ciò che è accaduto non è responsabilità esclusiva dei Consigli di Amministrazione che si sono succeduti ma della politica e della Amministrazione Comunale.

Chiediamo pertanto all’attuale Presidente del Consiglio Comunale, Massimo Bello, di non ascoltare i suggerimenti del suo predecessore, bensì di dare seguito alla volontà di trasparenza che hanno contraddistinto le dichiarazioni del proprio schieramento sia in campagna elettorale e fin qui nell’espressione pubblica della maggioranza, portando di nuovo in Consiglio comunale il CdA dimissionario, o perché no, ad un’assemblea pubblica. I cittadini lo meritano dopo anni di “tacita” connivenza di tutto il Consiglio comunale.

Sono davvero cambiate le cose? Dimostratecelo!

Diamo ancora tempo a chi dovrebbe rivolgersi ai cittadini. In caso contrario lo faremo noi, pur consapevoli che le informazioni in nostro possesso non sono complete ed esaustive, ma tali e sufficienti da confermare quanto sempre dichiarato in campagna elettorale e ben prima: a Senigallia pseudo-Sinistra e Destra per anni hanno amministrato congiuntamente senza darsi fastidio, cosa che pare non aver subito alcun cambiamento, e la situazione della Fondazione ne è un esempio.

Ci piacerebbe essere smentiti.

 

Gruppo Senigallia Resistente
Rifondazione Comunista – S. E.

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