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Vola Senigallia: “Vaccinazioni e più attenzione alla scuola per tutelare gli studenti e il futuro”

"Ma per la Scuola i nostri amministratori hanno mai pensato a fare la loro parte, fattivamente, sul territorio?!"

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Macchine da giardino Mancinelli - Senigallia
Aula scolastica, scuola

Uno degli effetti “laterali” e più eclatanti del Covid è stato quello di portare davvero al centro dell’attenzione del Paese il tema della Scuola. Come non era mai successo prima.

Dal punto di vista prospettico, questa nuova sensibilità ha costretto l’Italia e tutte le forze politiche a interrogarsi seriamente sulla necessità di investire maggiori risorse sull’Istruzione. Ed è un bene. Dal punto di vista della quotidianità e delle misure da adottare durante la pandemia, invece, la Scuola è purtroppo diventato terreno di scontro politico. E questo, di sicuro, non è un bene perché ogni decisione investe direttamente gli studenti, le future generazioni del Paese.

Analizziamo la situazione attuale.
Secondo quanto stabilito dal Governo per la Scuola dell’infanzia, quella primaria e la secondaria di 1° grado è prevista la frequentazione in presenza nelle zone gialle e arancioni (nelle zone rosse solo fino alla prima media). Per le scuole secondarie di secondo grado, fino al 16 gennaio, si adottano forme flessibili nell’organizzazione della didattica garantendo per almeno il 50% degli studenti l’attività in presenza. Oltre queste regole generali, però, le Regioni e gli Enti Locali possono determinare misure più restrittive.
In questo quadro, alcune Regioni hanno deciso di prorogare la chiusura delle scuole superiori addirittura fino al 1° febbraio. E fra queste, con il Veneto e il Friuli Venezia Giulia, c’è anche la Regione Marche.

L’opinione pubblica è comprensibilmente divisa sul tema, fra i timori per l’emergenza e quelli per i nostri ragazzi (in molti stanno già sviluppato patologie depressive e crisi di panico). Gli esperti non aiutano a fare chiarezza: ancora non si è vista una sola indagine dare risposte sicure sulla pericolosità dell’ambiente scolastico. E in tutto questo bailamme si finisce per dimenticare il vero ruolo della scuola: educare i nostri figli a essere cittadini consapevoli, inseriti nella società per diventarne i protagonisti di domani. È per questo la Scuola viene individuata come un Servizio Essenziale.

E allora essenziali devono essere anche l’interesse e l’impegno che bisogna esprimere per farla funzionare, sempre! Tutelando al massimo tutti per permettere il suo svolgimento. Tutelando gli alunni delle Superiori, che non sono un pacchetto da aprire e chiudere a piacimento ma persone, che per crescere hanno bisogno di stare insieme, di parlare, di confrontarsi, non soltanto attraverso e dietro uno schermo. Rispondendo al loro disagio psicologico. Ragionando, come comunità, su ogni possibile misura per riportare i nostri ragazzi in classe.

Veniamo ora al punto politico.
Come Vola Senigallia, come giovane forza politica del territorio, ci preme infatti porre al riguardo della Scuola alcune questioni che riteniamo rilevanti, in generale e al livello locale.

Ribadendo il concetto di Scuola come Servizio Essenziale, ci chiediamo innanzitutto perché a livello centrale non si sia pensato per il 2021 a dare una risposta che è semplice, possibile, dal grande valore pratico e simbolico. Ci riferiamo naturalmente alla questione del vaccino.

Riteniamo infatti che la prima risposta, matura e coerente, per contrastare i gravi problemi causati dalla pandemia al nostro sistema scolastico sia quella di ritenere davvero i docenti e tutto il personale scolastico come categorie di primaria importanza (e anche a rischio Covid), prevedendo quindi la completa vaccinazione per tutti compresi gli studenti di età superiore a 16 anni.
Sappiamo che questa proposta può suscitare distinguo e polemiche, ma siamo convinti che sarà solo la scienza a tirarci fuori da questo “pantano” e riteniamo urgente tutelare davvero il nostro sistema scolastico. Oggi, servono scelte senza se e senza ma. E riteniamo fondamentale che a orientare queste scelte sia una consapevolezza che deve nascere dai territori per diventare “sentire comune” della politica nazionale.

Purtroppo proprio per quanto ci riguarda direttamente, cioè a livello locale come marchigiani e cittadini di Senigallia, i segnali non sono confortanti. Il Governo delle Marche ha deciso di procrastinare la ripresa delle lezioni al 1° febbraio: una scelta attendista e facile, che sacrifica studenti e personale senza offrire alcuna vera prospettiva.

Nel Comune della nostra città, poi, abbiamo un vicesindaco (che è anche Assessore all’Istruzione) che minimizza la pandemia senza farsi scrupolo di veicolare posizioni discutibili e antiscientifiche. E, al di là delle polemiche sulle sue esternazioni via social, dobbiamo anche ricordare che forse l’unico atto sulla Scuola fatto dall’Assessore e dal Sindaco è consistito in una lettera inviata al premier e ai ministri competenti per criticare l’utilizzo della mascherina a Scuola! Dalla nostra amministrazione non è venuta neppure una proposta concreta sull’altra grande questione legata alla Scuola, quella dei trasporti.

Ci chiediamo: ma per la Scuola i nostri amministratori hanno mai pensato a fare la loro parte, fattivamente, sul territorio? Hanno mai pensato di organizzare qualche servizio alternativo per dare risposte vere ai ragazzi che, orfani dell’attività in presenza, stazionano nei Centri Commerciali o si ritrovarsi per sentirsi meno soli, spesso provocando ulteriori problematiche? Hanno ragionato sui trasporti e la disponibilità di spazi per affrontare il nodo Scuola??

Esperienze positive a cui ispirarsi non mancano. Il Comune di Reggio Emilia, per esempio, a settembre ha scelto di mettere a disposizione locali pubblici e privati (una banca, un agriturismo e un museo), trasformandoli in aule per far partire la scuola in pieno e in tutta sicurezza.

Abbandoniamo dunque l’idea di ridurre tutto a scontro politico. Richiamiamoci a quel “Patto per la Scienza” a cui la nostra città ha aderito ufficialmente (promosso fra l’altro a livello nazionale dallo scienziato e nostro illustre concittadino Prof. Guido Silvestri). Ascoltiamoci.
Di fronte a grandi problemi come quello della Scuola c’è bisogno di una dialettica costruttiva per trovare soluzioni. E, di sicuro, non c’è alcun bisogno dei silenzi, delle risposte retoriche e degli atteggiamenti spesso infantili di questa maggioranza, che derubrica costantemente ogni proposta e osservazione che proviene fuori dal suo perimetro politico a sciocche questioni di risentimento.

Da Lista Civica Vola Senigallia

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Lunedì 11 gennaio, 2021 
alle ore 10:34
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