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A Senigallia la “scuola dei lungimiranti”

Quelli dell'Onda: "parola sempre usata da sindaco e assessori. Sulla Puccini lo sono stati, ma all'indietro"

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La scuola primaria di Senigallia intitolata a Mario Puccini in via Giacomo Puccini

Fateci caso: non c’è mai una volta che Sindaco e Assessori, aprendo la bocca, non pronuncino la parola “lungimiranza”.

E sì che non vogliamo negare loro questa convinzione; ché anzi, anche troppo lontano guardarono quando, ad esempio, sottoscrissero la convenzione per il Borgo delle Torri nell’area Italcementi. Ma vantare lungimiranza quando “all’improvviso” uno dei due edifici della scuola Puccini viene scoperto particolarmente vulnerabile al terremoto al punto che conviene addirittura demolirlo è un’offesa all’arte del Mago di Arcella. Ma come, non l’avevano visto quando hanno messo mano al miglioramento sismico dell’altra metà? O in questo frattempo la parte che sembrava buona si è crepata inaspettatamente?

Ora la soluzione che propone Monachesi è sì lungimirante, ma all’indietro: spendere soldi in un edificio che non è di proprietà pubblica e incrementare la spesa per l’affitto dei locali del Seminario, dove già spendiamo – ci si dice – 110.000 euro all’anno per la Media Mercantini.

Non conveniva già da tempo costruire un edificio nuovo di proprietà pubblica? Cinque anni fa, in sede di Osservazioni alla Variante Generale al Piano Regolatore, noi dell’onda avanzammo una proposta: costruiamo la nuova Mercantini e facciamone il Polo Scolastico Senigallia Nord.

L’osservazione fu respinta senza troppe spiegazioni: perché no. E meno male che le possibili obiezioni le avevamo anticipate già noi: Con quali soldi? Con quelli che non pagheremo più al proprietario del Seminario: meglio pagare le rate di un mutuo che pagare un affitto. Dopo dieci anni la somma non spesa arriverebbe a un milione e mezzo. Ma non basta per costruire una scuola nuova! Certo che non basta.

Facciamo dunque proiezione sui trent’anni: le bollette. A quanto ammonterà per trent’anni la spesa energetica per una scuola e mezza in un edificio come il Seminario che è stato costruito nei primi anni Cinquanta?

Le tecniche odierne dell’edificazione permettono di risparmiare energia fino all’82% (si veda ad es. “La Scuola in Bolletta”, www.nuova-energia.com; fonte dati www.rse-web.it). Non c’è dubbio, allora: costruire la/le nuove scuole conviene sotto molti aspetti. E in effetti stupisce, in questa amministrazione comunale così culturalmente keynesiana, il fatto che essa preferisca di gran lunga ricorrere alla contribuzione diretta dei cittadini piuttosto che accendere un mutuo che potremmo ripianare con minore affanno adottando una spesa più accorta.

A questo punto, a emergenza conclamata, se da una parte diventa inevitabile ripiegare su soluzioni temporanee, dall’altra si dovrà agire da subito con la massima chiarezza e decisione perché l’emergenza non si cronicizzi e ciò che è temporaneo non diventi definitivo, come spesso è successo in Italia. Ecco perché noi dell’Onda siamo intenzionati a riproporre l’idea progettuale che presentammo cinque anni fa, e lavoreremo con convinzione per una diversa amministrazione della città che sappia mettere ai primi posti del proprio programma un impegno come quello di edificare il nuovo Polo Scolastico Senigallia Nord.

Da

Quelli dell’Onda

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