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Parità di genere nelle cariche elettive, incontro il 15 gennaio

Partecipa pure il Comune di Senigallia

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Ilaria Ramazzotti

Lunedì 15 gennaio, il comitato promotore per la Legge Regionale “Accesso paritario per uomini e donne alle cariche elettive” che prevede la doppia preferenza di genere, incontrerà insieme alla Commissione Pari Opportunità della Regione Marche l’Assessora Manuela Bora, per continuare a promuovere un percorso di sensibilizzazione e attuazione di questo importante provvedimento.


Sono tante le persone coinvolte nel comitato promotore: Assessore alle pari opportunità di tante città delle Marche tra cui Pesaro, Fano, Senigallia, Ancona, Macerata, San Benedetto, Consigliere di parità (regionali e provinciali), presidenti di associazioni al femminile, sindacaliste e le presidenti dei Consigli delle Donne di Senigallia e Macerata. Tante donne che sentono importante e fondamentale questo passo, già iniziato dalla Assessora Bora e  dal Presidente Ceriscioli in concerto con la giunta regionale che hanno promosso e già deliberato questa proposta.

Una proposta che permetterà di superare sistemi elettorali chiusi e antistorici, capaci solo di produrre grande disparità.

Un fatto culturalmente inacettabile per un Paese moderno ed europeo come l’Italia.
Per questo il primo ringraziamento va al Presidente Ceriscioli e all’Assessora Bora  che hanno saputo cogliere ed affermare l’ importante principio e rapidamente trasformarlo in una proposta che ora ci auguriamo segua il suo percorso in  modo celere e determinato.

Questa Legge Regionale è oggi necessaria soprattutto a seguito dell’approvazione   della Legge Nazionale 20/2016  che prevede un equilibrio di genere nei consigli regionali.

Legge che sancisce che qualora la legge elettorale regionale preveda l’espressione di preferenze in ciascuna lista, i candidati dovranno essere presenti in modo tale che, quelli  dello stesso sesso, non eccedano il 60 per cento del totale e sia consentita l’espressione di almeno due preferenze di cui una riservata a un candidato di sesso diverso, pena l’annullamento delle preferenze successive alla prima.

Percorso già intrapreso da molte regioni, tra cui, di recente approvazione, quella della Regione Sardegna, Lombardia e Lazio.

Siamo certe, – dichiara l’Ass. Bora – che anche il Consiglio Regionale delle Marche saprà cogliere l’importanza di questo provvedimento, vera battaglia di civiltà e attuare questo passo importante nella direzione delle pari opportunità per porci al livello di tutte quelle regioni che sanno cogliere e agire nel bene dei cittadini e nell’attuazione di un principio di democrazia paritaria.

Sarebbe un gravissimo errore  non andare avanti con questa legge e prolungare in modo velleitario un passato che non ha permesso alle donne di essere presenti in modo paritario in un organismo legislativo così importante. L’approvazione della doppia preferenza di genere sarà così un risultato importante che potrà confermare la vocazione riformista di questa legislatura”.

Dal

Comitato promotore

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