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Presidio ospedaliero e Poliambulatorio: difficile la fruizione dei servizi ai disabili?

Stefania Martinangeli (M5S) presenta un'interrogazione sulle barriere architettoniche

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Barriere architettoniche

Con una mia precedente interrogazione a risposta scritta, presentata in qualità di consigliere del Movimento 5 Stelle di Senigallia, in data 22 gennaio 2016 (//senigallia.openmunicipio.it/acts/interrogations/2016-01-22-piano-per-leliminazione-delle-barriere-architettoniche-e-piani-per-laccessibilita-urbana/), avevo sollevato la problematica della disapplicazione diffusa, in gran parte degli Enti locali, della normativa in tema di rimozione delle cosiddette barriere architettoniche, che pregiudicano la mobilità delle persone con disabilità e quindi la loro libertà di spostamento in modo autonomo.

Infatti i Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche, cosiddetti “P.E.B.A.”, strumenti di gestione urbanistica per pianificare gli interventi per rendere accessibili gli edifici e spazi pubblici (previsti dalla legge 41/1986 e dalla legge quadro sull’handicap 104/1992), avrebbero dovuto essere adottati, fin dal febbraio 1987, ma a tutt’oggi in molti comuni tale adempimento non risulta essere stato evaso.

Tantopiù che, nel frattempo è sopraggiunta la L. 104/92, che ha previsto che i PEBA della citata legge n. 41 del 1986, fossero modificati con integrazioni relative all’accessibilità degli spazi urbani (Piani di Accessibilità Urbana), con particolare riferimento all’individuazione e alla realizzazione di percorsi accessibili, all’installazione di semafori acustici per non vedenti, alla rimozione della segnaletica installata in modo da ostacolare la circolazione delle persone con disabilità.

Nel rispondere all’interrogazione, il Sindaco, IMPEGNAVA la Giunta comunale ad avviare immediatamente ogni attività necessaria a giungere all’adozione del Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (integrato come per legge dalle misure per l’accessibilità urbana), coordinandone i tempi con la programmazione in corso, pur garantendo che comunque il Comune di Senigallia applicava già la normativa sull’abbattimento delle barriere architettoniche.

Con una interrogazione a risposta orale, nel Consiglio Comunale del 27 luglio, tornerò di nuovo su questo argomento in quanto risulterebbe – sia per esperienza diretta che per notizie riportate dalla stampa locale – che diverse strutture del presidio ospedaliero e del poliambulatorio non sarebbero di facile accesso alle persone disabili. Mi riferisco nello specifico alle seguenti strutture:

1. Unità Operativa di Patologia Clinica (Laboratorio Analisi);
2. Unità Operativa di Odontostomatologia;
3. tutta la palazzina che ospita la camera mortuaria e – ai piani superiori – gli uffici amministrativi (trasporti sanitari, ufficio personale) ;
4. Poliambulatorio.

Interrogherò, pertanto, il Sindaco in qualità di Presidente della conferenza dei Sindaci e l’Assessore Sanità-Welfare come referente delle necessità della utenza e dello stato dei luoghi, per conoscere quali siano stati – o saranno – gli interventi del Comune di Senigallia nei confronti della ASUR – Area Vasta 2 in ordine alle criticità rilevate nell’allegata interrogazione, per consentire a tutti i cittadini senigalliesi (e non solo) la piena e completa fruibilità ed accessibilità a tutti i servizi del presidio ospedaliero e dei poliambulatori.

Da Stefania Martinangeli-Consigliere comunale del movimento 5 Stelle Senigallia

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