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Crocifisso nelle scuole. La reazione di Massimo Bello

Il consigliere Provinciale presenta una mozione in consiglio Provinciale

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Ancona, 29 ottobre 2003.
Una mozione, con la quale chiedere che la Giunta provinciale, d’intesa con la Direzione scolastica regionale, "predisponga in tutte le scuole della provincia di Ancona una campagna di informazione e sensibilizzazione per far comprendere a tutti gli studenti i motivi per i quali il crocifisso rappresenta la nostra identità nazionale ed europea."E’ quanto propone il consigliere provinciale Massimo Bello, vice presidente del gruppo di Alleanza nazionale alla Provincia di Ancona, a proposito della situazione venutasi a creare all’indomani della decisione del Tribunale dell’Aquila, che ha ordinato la rimozione del crocifisso dalle aule delle scuola materna ed elementare di Ofena (AQ), accogliendo il ricorso presentato da Adel Smith, presidente dell’Unione Musulmani d’Italia.Con questo documento, posto all’attenzione del consiglio provinciale di Palazzo di Vetro, l’esponente di Alleanza nazionale invita il Governo "ad adoperarsi affinché simili manifestazioni di ignoranza ed intolleranza non si ripetano in futuro; a verificare se la sentenza del Tribunale dell’Aquila sia stata estesa nel rispetto dell’ordinamento o se sia in contrasto con le legge vigenti; a verificare l’effettivo rispetto della circolare del 03 ottobre 2002 del Ministero della Pubblica Istruzione"."Le richieste di Adel Smith non rientrano – afferma il consigliere provinciale di An – in una battaglia per la laicità, ma sono dimostrazioni di vera e propria intolleranza, se non addirittura istigazione all’odio, nei confronti delle religioni diverse da quella islamica da lui professata.""L’intolleranza di Smith – aggiunge Massimo Bello – si è già ripetutamente manifestata in passato con insulti aggressioni verbali nei confronti dei simboli cristiani, della Chiesa e del suo massimo esponente: il Papa.""Il dialogo interreligioso, fondamentale al fine di garantire una civile convivenza fra le diverse religioni, deve necessariamente – prosegue l’esponente di An – basarsi sul rispetto dei valori storici, culturali e politici e sui principi, su cui reggono le fondamenta della nostra civiltà.""Il cristianesimo – conclude il consigliere provinciale di An Massimo Bello – è prima di tutto il segno distintivo della nostra Nazione, dell’Europa e rappresenta una parte fondamentale del loro carattere e del loro essere. Testimonianze delle nostre radici cristiane emergono e sono evidenti nella nostra storia, nelle nostre città, nei nostri monumenti, ma anche nella nostra cultura".

Pubblicato Martedì 4 novembre, 2003 
alle ore 10:40
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