“Olivetti ascolta la Fatina Bendula e canta finché la barca va…”
"A Senigallia è nato l'assessorato allo sperpero e alle cafonate"

Domenica, passeggiando in città, mi sono reso conto che l’amministrazione di Senigallia per le festività ci ha regalato l’Assessorato allo sperpero e alle cafonate.
I miracolati Assessori di Olivetti hanno postato sui social, in occasione della caduta della ‘neve finta’, dei video con la scritta: “Amministrazione Olivetti”. Quelli sono i soldi nostri, dei cittadini, a loro bisogna ringraziare, per i circa 140.000 euro+IVA spesi per questi addobbi.
Il Sindaco non ci mette nulla di tasca propria, anzi prende una lauta indennità per spendere denari non suoi. Portate rispetto!
Quindi ieri ho scoperto che esiste anche l’Assessorato all’insicurezza, a quanto pare. Per garantire l’incolumità dei cittadini, infatti, negli anni sono state legiferate delle direttive sempre più restrittive e, tra le più importanti, il numero delle persone viene calcolato in base allo spazio disponibile.
Per fare un esempio, ai giardini della Pascoli non possono assistere agli spettacoli più di 200 persone e ci sono sempre 2 o 3 persone della Protezione Civile a vigilare, oltre che attenzione ai piani di sicurezza vari.
E vogliamo parlare del mare? D’estate, anche con poche persone ad ascoltare un concerto dal vivo o un DJ, non si può ballare (assurdo ma vero). Leggi per fare sempre meno feste, quindi sempre meno divertimento. Sempre più divieti, sempre meno tutto. Lo Stato di Polizia tipico della destra che non sa come affrontare i problemi.
Però le regole valgono solo per gli altri? Evidentemente, infatti, la nostra amministrazione ha la possibilità di fare una deroga, soprattutto quando c’è di mezzo l'”amministrazione Olivetti”.
Perché ieri pomeriggio in centro e per il Corso era un delirio, un tappo in cui non si riusciva a muoversi e dove centinaia di persone si accalcavano l’una sull’altra, tutte concentrate in pochissimi metri. Ed Olivetti era lì presente, come hanno documentato i suoi assessori.
Col Covid, durante il coprifuoco, quando tutti dovevamo stare a casa, il suo vice Pizzi fu aspramente criticato, anche da me, per la festicciola organizzata al Parco della Pace. Ora il Sindaco va per il Corso con centinaia di persone accalcate: e le misure di sicurezza ieri non valevano?
Io ero in centro per una iniziativa culturale al San Rocco e, tranne un’auto dei vigili urbani in piazza Saffi, non ho visto nessuno. E se c’era qualcuno la gente era così tanta che se qualcuno si fosse sentito male, i soccorsi probabilmente non sarebbero arrivati in tempo.
Quando deve fare campagna elettorale per sé stesso, con i nostri soldi, il Sindaco non bada ai divieti messi da lui: abbiamo superato ogni limite, o forse ancora no.
Consiglio: Sindaco salga sul palco il primo gennaio insieme ad Orietta Berti per intonare “Finché la barca va”? Bocciato sonoramente ad Ostra dopo 5 anni, ora sperò toccherà a Senigallia donargli la stessa sorte.
Ricorda Olivetti che la Fatina “Bendula” in cima al Corso è un monito anche per te, non solo per tutti noi.
Paolo Battisti (Movimento 5 Stelle Senigallia – Parte del gruppo territoriale Val Misa)


























Caro Glauco, il tuo secondo messaggio mi lascia un poco interdetto. Io come ho già detto voglio che sia festa tutto l'anno, perché molte persone fanno una vita durissima, non arrivano a fine mese, stanno male, e quindi una Amministrazione oltre che pensare alla casa e al lavoro e alla salute delle persone, deve farle anche divertire. Nel mio articolo ho detto che Olivetti ha messo tante regole e divieti che non mi sembrano giusti. E che quando gli pare a Lui, come è successo sabato, se deve far venire la gente a scopi elettorali, facendo vedere la neve finta con i nostri soldi, senza un apparato di sicurezza adeguato, non va bene. Perché le leggi valgono per gli altri ma non per lui. Arroganza della destra al potere. Non la sopporto. Quindi feste si, in sicurezza. Non ci vuole molto per assicurare divertimento e tranquillità.
Inizio con una correzione "da maestrina" che riguarda l’uso del verbo RINGRAZIARE che, a quanto pare, per Lei è abbastanza ostico: il verbo è transitivo e risponde quindi alla domanda “Chi? Che cosa?”; ne consegue quindi l’errata formulazione della sua frase “…. A loro bisogna ringraziare….” (riferito ai cittadini). Lo stesso dicasi per CRITICARE "io critico ad Olivetti" cit. Probabilmente si trincererà dietro la scusa di utilizzare costruzioni sintattiche e parole dialettali per essere più vicino ai concittadini che aspira a rappresentare….vabbé, fingiamo di crederci senza rigirare il dito nella piaga.
Dunque, leggendo le sue parole una cosa fondamentale mi sfugge: il nesso logico che lega i vari periodi di cui l’articolo stesso è composto e che collegano le sue critiche: che senso ha sottolineare che gli addobbi sono stati pagati con il denaro dei cittadini e non di tasca propria dal Olivetti?
Lei conosce forse un Primo Cittadino che paga qualcosa di tasca propria? Mah….quanta demagogia...
Questi 140.000€ di luminarie (importo netto al quale avrebbe dovuto aggiungere l’IVA che, essendo bella consistente, le avrebbe fatto fare ancora più bella figura) sono assolutamente discutibili le dò ragione, ma solo in termini di gusto in quanto trovo che si tratti di addobbi molto eterogenei, forse presi in saldo da qualche manifestazione di altro tipo (il Babbo Natale Gabibbo arriverà dagli studi Mediaset? La carrozza di Cenerentola che attinenza ha con il Natale?) che assieme alla neve finta, alle proiezioni, alla musica, alle lanterne, agli angeli, alle scritte, ai tanti alberi innevati sparsi lungo Corso II Giugno, agli altrettanto numerosi piccoli tralicci pieni di fili e tubi dietro ad ogni albero, nonché last but not least alla sua tanto amata bendola, rendono tutto molto kitsch e confusionario.
Nella speranza di riscuotere qualche consenso, prova allora a citare vaghi problemi legati alla sicurezza paragonando la folla presente sabato in centro, a manifestazioni come rappresentazioni artistiche, concerti e cose simili: dice bene il signor Glauco quando commenta che allora andrebbero eliminata la Fiera di S. Agostino, il Jamboree e qualsiasi altra occasione in cui potenzialmente, le persone possono riunirsi ad accalcarsi. Forse Lei ignora che le restrizioni e le normative relative alla sicurezza variano a seconda della tipologia di evento, del luogo ove questo si svolge, dell’affluenza prevista, etc… Inoltre la sua tanto amata e compianta musica lungo il mare d'estate, porta con sé un problema che con la sicurezza ha ben poco a che fare: i decibel.
L’elenco confuso di eventi ed occasioni da Lei citato per tentare di dare spessore ad una critica flebilissima inoltre, arriva a rasentare il patetico quando va a citare il COPRIFUOCO (termine desueto di estrazione prettamente militare tipico della destra che Lei tanto addita) che vigeva durante il lockdown (deciso dal suo amico Contre tra l'altro): che nesso hanno le restrizioni dovute al distanziamento sociale, con le restrizione previste per gli eventi pubblici che prevedono quindi eventualmente piani di emergenza, verifica delle capienze, accessi monitorati, etc…?
Insomma, tutto questo per dire che è sempre bello leggere articoli come il suo, perché dimostrano che in Italia tutti possono esprimere la propria confusa opinione e lo Stato di Polizia col quale lei si riempie la bocca, davvero non esiste e la parola viene data a tutti….ma proprio a tutti tutti!
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