L’Associazione di Storia Contemporanea invita la comunità, lunedì 1° dicembre, alle ore 17.15, presso la Sala “S. Veil” del Palazzetto Baviera, per un incontro vivamente atteso e particolare, dedicato a Filippo Benedetti (1932-2010), protagonista della vita politica, culturale e sindacale della nostra città.

Nell’occasione verrà presentato il libro “Il sorriso del Supremo Vita di Filippo Benedetti”(a cura di Marco Severini, 1797 edizioni, 2025), dedicato all’amministratore pubblico, docente, esponente politico e sindacale che è stato uno dei fari del Sessantotto e delle lotte operaie e studentesche a Senigallia degli anni Sessanta e Settanta; dopo essere andato in pensione (1995), il suo impegno riprese contro la globalizzazione, scrivendo su diversi giornali e portando il suo contributo nei nuovi collettivi.

Nato a Senigallia da nobile famiglia, Benedetti studiò Lettere alla Sapienza di Roma, avendo tra i suoi professori Giuseppe Ungaretti; si laureò all’Università di Urbino nel 1961, mentre aveva già esordito nella vita culturale (fu autore di diversi articoli per il giornale “il comune”) e politica senigalliese, nel Partito socialista, venendo eletto consigliere comunale di Senigallia nel 1960, sedendo come assessore e vicesindaco nella seconda Giunta Zavatti (1960-64): contrario al centro-sinistra, Benedetti capeggiò insieme a Sergio Anselmi la nuova corrente psiuppina, determinando nel mutato clima del 1964 le dimissioni della citata Giunta.

Aveva iniziato a insegnare nel 1962 all’Istituto Tecnico “Corinaldesi”, dove rimase sei anni, passando poi alla fine degli anni Sessanta alla Scuola Media “Fagnani” e dal ’72 a Bologna dove fu docente in diversi istituti. È stato poi rappresentante provinciale e regionale del Psiup, svolgendo un’intensa attività in difesa dei diritti dei lavoratori, di operai e studenti.

Dimessosi da ogni carica politica, si dedicò all’attività sindacale, all’impegno in un mondo della scuola che con i Decreti delegati stava velocemente cambiando: a Senigallia, fu il principale animatore del Circolo Vecchioli nei primi anni Settanta.

Viaggiatore per il mondo, docente appassionato, amministratore attento e intellettuale versatile, ha insegnato ai giovani l’importanza della cultura, dell’esercizio dello spirito critico, della libertà e della mobilitazione, senza far mai mancare il suo inconfondibile sorriso. In molti ancora ricordano in città i suoi comizi pubblici, la sua parola lucida e incisiva, le posizioni avulse da qualsiasi dogmatismo e leaderismo, la sua capacità di fare dell’ascolto e del dialogo uno strumento inter-generazionale; “Con la democrazia non si scherza” era una delle sue frasi ricorrenti.

Il libro è nato dall’incontro tra la ricerca storica, condotta in archivi pubblici e privati, e la memoria, rappresentata da sei testimoni che lo hanno avuto come docente, riferimento politico-culturale, amico e sodale: tutti partecipi di un personaggio nutritosi di ampie letture, affascinato dalla rivoluzione e convinto della necessità di cambiare il Paese attraverso l’impegno congiunto di giovani, cittadini e lavoratori.

Fondamentale si è rivelato il contributo memoriale di alcune donne, protagoniste dell’impegno politico a Senigallia come a Bologna. Presenta la serata la prof.ssa Lidia Pupilli, Direttrice scientifica dell’Associazione di Storia Contemporanea; interverranno il curatore e gli autori del libro.