Notte horror all’Arena Gabbiano con “4 mosche di velluto grigio” di Dario Argento
Appuntamento martedì 19 agosto alle 23.45

Il suggestivo lancio promozionale non può cambiare, perché arrivare “dopo i fuochi” a Senigallia è un modo di dire ormai profondamente radicato nella gente, stando a indicare la persistente capacità di arrivare sempre in ritardo alle grandi occasioni, finendo così per perdersi il meglio dello spettacolo. Ma per la serata dei fuochi d’artificio nessun problema, perché proprio allora comincia il meglio: all’Arena Gabbiano dovrete anzi arrivare solo “dopo i fuochi” per provare le emozioni dell’ennesima notte horror con il maestro del brivido italiano, Dario Argento.
L’appuntamento di quest’anno è per le ore 23:45 di martedì 19 agosto con le celebri 4 mosche di velluto grigio, un altro dei capolavori del cinema italiano di inizio anni ’70, che torna per la prima volta nei cinema restaurato in 4K e sempre con la straordinaria forza della colonna sonora di Ennio Morricone.
Onirico, spietato, ossessionato, istintivo, è il film che anticipa la forza visionaria di Profondo Rosso e Suspiria, con i suoi momenti visionari e crudeli, ma anche con le sue componenti più grottesche e sentimentali. La storia ha per protagonista Roberto, un giovane musicista, che viene pedinato per giorni da un uomo misterioso e una sera decide di affrontarlo… ma qualcun altro sa, ha visto e inizia a perseguitarlo, in una spirale di paranoia e ossessione dietro la quale si cela un agghiacciante segreto.
A lungo considerato il “film perduto di Argento”, poiché scomparso dalla circolazione a causa di questioni di diritti fino all’inizio degli Anni Duemila, ancora oggi è uno spettacolo sfrenato di suggestioni. 4 mosche di velluto grigio nasconde tra l’anarchia immaginaria di Dario Argento un latente senso di inquietudine e solitudine, ma rappresenta un cinema in cui l’intreccio giallo e la più classica indagine costituiscono i punti d’unione tra espressioni e generi tanto diversi quanto intrecciati, apparente distanti ma consonanti. Il film mescola infatti con sorprendente capacità i generi più disparati: dal thriller alla commedia, dal romance alla fantascienza, ma è anche pieno di musica e spunti autobiografici cuciti insieme, insomma un labirinto di immagini e suoni in cui perdersi, caotico per concezione e sperimentale per invenzioni e tecnica.
Come lo stesso Dario Argento ebbe modo di dichiarare: “Non m’interessava realizzare un giallo classico, il mio desiderio era quello di mescolare i generi, di provare a spingere un po’ più in là la ricerca di un mio stile personale. Ogni elemento avrebbe dovuto suggerire un progressivo slittamento dal quotidiano verso l’onirico. Intendevo scaricare addosso allo spettatore tutte le mie ossessioni: i sogni premonitori, le lettere minatorie, l’incomunicabilità fra marito e moglie, gli scherzi crudeli del destino. In questo film c’è sicuramente qualcosa di autobiografico ma l’ho talmente esasperato che si perde nella narrazione.»
Tutti coloro che vogliono provare il brivido di vedere 4 mosche di velluto grigio, o ritrovare le emozioni provate la prima volta, sono invitati la notte di martedì 19 all’Arena Gabbiano, naturalmente subito “dopo i fuochi”, per ammirare la maestria di un regista che ha affascinato generazioni di spettatori.
Biglietti come sempre già disponibili in cassa o online su www.cinemagabbiano.it.


























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