“Quattro silenzi per l’orrendo palazzone del Vivere Verde di Senigallia”
Campanile: "Cameruccio al solito sorvola e non risponde. Le mie domande chiare"

Nessun tono offensivo e diffamatorio, nessuna memoria corta, nessun fine personale nell’aver denunciato alla pubblica opinione l’orrendo palazzone sorto al Vivere Verde precisamente in via Verdi 117 ma solo approfondimenti sulla gestione di alcune pratiche urbanistiche (su cui aggiorneremo nelle prossime settimane) che fanno capo alla responsabilità amministrativa dell’Assessore all’urbanistica Cameruccio. Amo Senigallia ha richiesto acceso agli atti e per questo ha formulato precise domande.
Come fatto in altre occasioni l’Assessore si perde nelle sue parole ,tralasciando i punti chiave sui quali non dà risposte, concentrandosi invece in aspetti marginali e nella citazione generica di leggi e regolamenti. Nell’interesse delle centinaia di famiglie che la mattina vedono il palazzone anziché le colline quando prendono il caffè, non sono stati chiariti i seguenti punti:
UNO: come è stato possibile permettere la costruzione di 5 piani di fronte (a circa 10 metri di distanza) a civili abitazioni alte due piani? Invitiamo l’Assessore a recarsi in una di queste famiglie ed entrare dentro casa (Amo Senigallia lo ha fatto) e condividere il senso di oppressione che si ha sia dentro che fuori oltre alle ore di sole sottratte di pomeriggio.
L’assessore ha letto quanto contenuto al punto 2.4 della REVISIONE DEL DOCUMENTO “LIMITI DI APPLICABILITA’ DEL PIANO CASA REGIONALE”, EX ART. 9 L.R. 22/2009, A SEGUITO DELL’APPROVAZIONE 30/07/2019 DELLA VARIANTE AL PRG DENOMINATA “SMART 2018”. SNELLIMENTO GESTIONE Amo Senigallia lo ha fatto.
DUE: trattandosi di un intervento unitario che ha riguardato il palazzone ed una villetta adiacente perché il calcolo della superficie del locale integrativo è stato effettuato su un numero minore di appartamenti?
L’assessore ha letto quanto contenuto al comma 2 dell’articolo 86 del REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE vigente approvato dal consiglio comunale con delibera 2013/6 del 16/01/2013 e successive integrazioni? Amo Senigallia lo ha fatto.
TRE: come mai anche ad una “loggia” esistente è stata applicata la maggiorazione del 40%?
L’assessore ha visto l’elaborato F_2024001824_NRPA_C350_02 allegato al titolo edilizio da cui risulta che il cd “portico” è stato considerato come volume ? Nell’esaminare la pratica si è tenuto conto di quanto disposto dalla LEGGE REGIONALE 03 maggio 2018, n. 8? Amo Senigallia ritiene che il cd ”portico” non sia da computare come volume.
QUARTO: i precedenti insediamenti immobiliari facenti parte dell’originaria area, hanno già goduto di agevolazioni volumetriche?
Queste domande erano chiarissime ma l’Assessore ha sorvolato. Quel palazzone non è stato costruito in mezzo al nulla o ad un campo di grano, ma dentro un ricco e prestigioso insediamento abitativo che con quella costruzione non ha nulla a che vedere come stile, altezze, dimensioni, estetica. Dieci eredi (o poco più) ed un costruttore non “contano” certo di più di centinaia di famiglie che quel palazzone vedono ogni volta che guardano fuori della finestra.
L’intolleranza conclusiva del comunicato dell’Assessore Cameruccio merita una risposta chiara. Caro Assessore Cameruccio non pensi di intimidire Amo Senigallia e che il Comune sia un giocattolo personale. E’ ora che capisca che la carica che ricopre Le conferisce la responsabilità politica ed amministrativa di ciò che, nella Sua Area, ha promosso, deciso, avallato, accettato, subito o tollerato.
Gennaro Campanile
Consigliere Comune Senigallia
AmoSenigallia


























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