La Regione Marche dà soldi agli oratori
100.000 euro di finanziamento pubblico

La Regione Marche stanzia 100 mila euro per gli oratori. “Con questo intervento – spiega il consigliere regionale Nicola Baiocchi, presidente della IV Commissione Sanità e Politiche sociali – viene riconosciuto il ruolo educativo di questi spazi, che hanno un impatto positivo sulla crescita di bambini e bambine, ragazzi e ragazze, favorendo la loro crescita umana e il contrasto al disagio giovanile.
Si tratta – prosegue – di un contributo per l’annualità 2025 che rientra in un un progetto di formazione regionale e comprende progettualità di rete a livello diocesano, svolte grazie al lavoro degli enti ecclesiastici della Chiesa Cattolica e delle associazioni ecclesiali in favore di pre-adolescenti, adolescenti e giovani. Sono diverse le finalità perseguite: la formazione dei responsabili di oratorio, degli operatori, del personale ausiliario e dei partecipanti alle attività di oratorio; la realizzazione di interventi che garantiscano, anche attraverso nuove modalità di gestione, l’effettivo e regolare funzionamento delle attività di oratorio (presenza di educatori, animatori e operatori per il rispetto di tutte le norme di protezione individuale e sociali) e l’eventuale apertura e gestione di nuovi spazi, anche all’aria aperta; la realizzazione di iniziative volte a garantire esperienze di socialità e comunità in sicurezza; l’attivazione di reti tra i giovani anche attraverso l’integrazione digitale, l’uso sapiente della tecnologia, le ricerche e la sperimentazione di attività e metodologie d’intervento, specie a carattere innovativo; la realizzazione di percorsi di integrazione e di recupero a favore di soggetti fragili a rischio di emarginazione sociale e povertà educativa. I contributi concessi – rimarca Baiocchi – sono destinati a finanziare spese correnti e sono così suddivisi: l’8% della somma complessiva sarà trasferita alla Regione Ecclesiastica Marche o ad altro Ente da essa designato, per un progetto regionale mentre il restante 92% sarà trasferito alle singole diocesi marchigiane o ad enti da esse designati e ripartito per il 62% in proporzione alla popolazione 0-18 anni residente nel territorio marchigiano di ciascuna diocesi, per 20% proporzionalmente all’estensione territoriale marchigiana di ciascuna diocesi, infine per il 10% proporzionalmente alle parrocchie presenti nelle aree del cratere sismico”.


























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