“Ma è la Corinaldese o la Parigi-Dakar”
"Difficoltà per chi vuole raggiungere l'entroterra da Senigallia e viceversa"

Corinaldese o Parigi-Dakar?
Questa domanda si pongono da anni tutti coloro che ogni giorno si avventurano sulla strada provinciale che collega Senigallia all entroterra.
Un personale Camel Trophy che molti cittadini affrontano tra’ buche che sembrano crateri che vengono lasciate lì da anni per incuranza e menefreghismo totale. Questa arteria molto pericolosa, non adeguata al traffico odierno non viene riasfaltata, nessuno se ne preoccupa, viene lasciata lì con la sua scia di morti ed incidenti. La Provincia come sempre si giustifichera’ per il taglio dei fondi, ma questa situazione perdura da anni e sicuramente i soldi per rimetterla in condizioni normali ci sono stati, ma questa vallata è completamente abbandonata a sé stessa, è ora di rialzare la testa e farsi valere. Non siamo cittadini di serie B abbandonati a se’ stessi. Faccio appello affinché alla mia voce si uniscano i Sindaci della vallata per un immediata presa di posizione nei confronti del Presidente della Provincia che metta fine con i dovuti lavori a questa situazione vergognosa. Jesi viene collegata con una superstrada, Ancona la variante viene raddoppiata, Senigallia seconda città per popolazione della Provincia di Ancona ha una mulattiera per collegarsi con il suo entroterra, una vergogna che va’ sanata al più presto possibile, oppure dobbiamo sperare che il Giro D Italia ci passi come tracciato sopra per vederla asfaltata.
Aspetto risposte serie e concrete dal Presidente della Provincia, non si può aspettare ancora.
Nicola Malerba
Coordinatore Fratelli D Italia Misa e Nevola


























E il peggio, se può esserci un peggio, è che credo non esisti una soluzione che non sia solo un tamponare e mettere pezze: il fondo sta cedendo, dappertutto, e appesantire il manto con nuovo asfalto quando sotto si sta creando il vuoto (vuoi per il meteo pazzo, vuoi per i continui scavi, quando da una parte quando dall'altra, non porterà da nessuna parte. C'è tanto da meditare e da studiare per poi intervenire certamente e con urgenza
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