Ne ha del coraggio per toccare con leggerezza, senza nulla togliere alla profondità dell’approccio, il grande mistero di chi è sospeso tra la vita e la morte e  ambientando il suo film – scritto a quattro mani con Enrico Audenino – nei corridoi di un reparto di terapie intensiva.

 

 

 

Valerio Mastandrea e Enrico Audenino al cinema Gabbiano con il loro film “Nonostante”, capace di suscitare le domande che contano senza rinunciare a donarci più di un sorriso

 

Ci spiazza il popolare attore romano quando dice che la sua è anzitutto una storia d’amore. Forse quello che non ha avuto il coraggio di vivere fino in fondo nella vita ‘piena’ e che invece sperimenta in tutta la sua intensità in questo strano limbo, dove l’arrivo di una donna vittima di incidente rompe equilibri, suscita domande, fa irrompere desideri. “Due anime ferite– ci dice Arianna – che si ritrovano e si riconoscono. In loro rivedi quella lotta interiore tra chi rifugge il mondo e chi lo affronta con coraggio”.

 

È la mancanza, spesso, a restituirci il senso profondo di quanto rischiamo di perdere per sempre. Ed Audenino e Mastandrea stuzzicano più di una riflessione, senza però voler insegnare nulla a nessuno, che ci porta a fare qualche domanda: cosa ci stiamo perdendo, proprio mentre viviamo, per paura, pigrizia, sfiducia, supponenza? Per Giulia “il film parla del senso della vita, del mistero della morte, delle relazioni con gli altri”. Ed il bello è che, mentre ci propone tutto questo materiale incandescente, non smettiamo di sorridere e di pensare che, sì, vale la pena provare a fare quel salto in lungo – più volte provato dal protagonista e mai vissuto fino in fondo- per vincere un premio chiamato vita.

 

La giovane giuria dell’arena ‘Gabbiano’, partecipa all’iniziativa che coinvolge anche il pubblico presente in arena e per ogni appuntamento in cui c’è la presenza di registi/e, attori e attrici: la possibilità di esprimersi, attraverso una valutazione da 1 a 5 espressa in un cartoncino, su ‘sceneggiatura’, ‘film’ e ‘simpatia’.

 

“Nonostante” si è portato a casa, come voto del pubblico presente in arena, un 4.18 di media sul film, un 4.23 per la sceneggiatura e un 4.63 per la categoria ‘simpatia’, ovvero la capacità dell’autore di sintonizzarsi con il pubblico e restituire con efficacia tutta la poliedricità del suo lavoro.

 

Ma attenzione, a questo voto andrà sommato quello della “giuria Giovani” dell’Arena Gabbiano che potrà confermare o modificare questa media e che avrà un peso specifico differente rispetto al pubblico. A fine estate verrà decretato il film che avrà avuto il maggior gradimento come media spettatori/giuria.

 

Prossimo appuntamento con i giovani giurati, voto del pubblico e gustoso apericinema, lunedì 28 luglio 2025. Sarà presente in arena il regista del film ‘San Damiano, Gregorio Sassoli.