“Anche se vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti” così cantava De Andrè. L’emozione ti avvolge leggendo “Vipera”.

Capisci che l’uso dello strumento giudiziario come arma di vendetta contro ogni forma di dissenso, si sta palesando con il Decreto Sicurezza e che è un metodo, come sappiamo, ben usato dai regimi sovranisti, autoritari (e autocratici) primo fra tutti la Russia di Putin e poi l’Ungheria di Orbàn.

Anche noi antifascisti italiani potremmo vivere sulla nostra pelle modalità repressive simili quando contrastiamo norme che vanno contro lo spirito costituzionale, visto che, ahimè, oggi si considera l’antifascismo come qualcosa di “fastidioso”. In Ungheria, il calvario di Ilaria, non è stato né sarà il solo; ci sono altri giovani antifascisti che subiscono il medesimo accanimento giudiziario di Orbàn, vedi la tedesca Maja estradata dalla Germania all’Ungheria e Gabriele Marchiesi. Anche lui ha una richiesta di estradizione dal governo ungherese per i fatti occorsi il 10 febbraio del 2023.

Forse è per questo “sentore” di fascismo che la sua candidatura ha avuto un effetto importante: ha smosso i Centri Sociali, studenti e da giovani che, di solito, restano lontani dalla urne. Stavolta sono tornati a votare e l’hanno portata in Parlamento Europeo.

In questo momento, come AVS, ci stiamo preparando per le imminenti elezioni amministrative, le regionali. Obiettivo è battere questa destra.

Per questo vi invitiamo la cittadinanza partecipare all’incontro di mercoledì 23 Luglio a Senigallia all’Auditorium San Rocco, alle ore 21,15 per incontrare Ilaria Salis, che rappresenta (e continuerà a rappresentare) un “inciampo” per Giorgia Meloni, e per il suo sogno di una Europa “all’ungherese”.

Lo saremo anche noi di AVS nel futuro Consiglio Regionale

da Circolo Sinistra Italiana – Associazione Europa Verde – Senigallia