Ieri 5 giugno si è celebrata la Giornata Mondiale dell’Ambiente, la ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1972 per promuovere la consapevolezza e l’azione a livello mondiale a favore dell’ambiente. Il 4 giugno, sono stati abbattuti altri 3 alberi, senza alcun tipo di comunicazione preventiva, in aggiunta ai 450 alberi già abbattuti in precedenza. Strano modo di celebrare la ricorrenza: purtroppo, non ci stupisce che l’evento sia stato completamente trascurato dall’amministrazione comunale di Senigallia e dagli assessori troppo impegnati a fare vuoti elenchi di cose fatte e comunicati propagandistici.

L’ambiente è dove tutti noi ci incontriamo, dove tutti abbiamo un interesse comune ed è il primo bene comune che condividiamo.

Quale sarà il futuro di Senigallia se, nei piani di chi amministra la nostra città non esiste un disegno organico, sostenibile, programmatico e condiviso per l’ambiente e per la salute e la vita di chi lo abita, ossia di tutti i cittadini e le cittadini. Quale piano di adattamento ai cambiamenti climatici in corso è stato progettato, condiviso e messo in pratica? Quanto smog in più respiriamo e quanta CO2 è stata eventualmente compensata con i dichiarati inserimenti di nuovi alberi? Di quanto si innalzerà la temperatura della nostra città privata dell’ombra degli alberi?

Quale sarà il futuro della città senza un disegno di mobilità che incentivi l’uso quotidiano delle biciclette e la pedonalizzazione di aree urbane?

Quale futuro può avere la città senza alcuna iniziativa volta ad incentivare i principi dell’economia circolare, del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili?

Ad oggi, dopo 4 anni di amministrazione Olivetti, non abbiamo ricevuto risposta a queste domande che non sono solo nostre ma quelle di cittadini e cittadine preoccupate per il futuro della nostra città.

Per celebrare la Giornata dell’Ambiente non bastano più gli slogan elettorali dei vari assessori: servono risposte fattive, piani scientifici e la volontà di condividerli in modo costruttivo e di metterli in atto.