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29 novembre 1924-2024: il centenario della nascita di Paolo Volponi

Il ricordo di Stefano Schiavoni: "per quelli della mia generazione, è stato un forte punto di riferimento culturale ed umano"

Paolo Volponi

Paolo Volponi il 29 novembre 2024 avrebbe compiuto cento anni. Una bella mostra fotografica lo ricorda a Fermo presso il Terminal Mario Dondero.

“Cento Paolo Volponi 1924-2024” è curata da Giovanni Marrozzini e Angelo Ferraguti fondatori della Scuola di Letteratura e Fotografia Jack London, i cui Corsi sono giunti alla quinta edizione.

Lo scrittore collaborò con Adriano Olivetti dal 1956 al 1962, dirigendo ad Ivrea il settore Sviluppo e Pubblicità e dopo la scomparsa dell’imprenditore, fu responsabile del personale, lavorando anche con il critico Geno Pampaloni responsabile della biblioteca aziendale. Franco Fortini avvicinò il giovane Volponi al progetto olivettiano, con Carlo Bo che aveva favorito la conoscenza fra i due. Lo scrittore iniziò così le sue frequentazioni e collaborazioni come quella con Libero Bigiaretti e con Moravia, che lo coinvolge in uno stretto rapporto assai epistolare con Pier Paolo Pasolini. L’uccisione del poeta colpirà molto Volponi, sarà infatti uno dei protagonisti della “battaglia per la verità” assieme a Laura Betti.

Significativo l’impegno politico dello scrittore, Deputato e Senatore della Repubblica, sostenne con convinzione il progetto di un’impresa riformista e democratica, un capitalismo totalmente ripensato. Fu un parlamentare di ampie visioni, rimase un utopista senza diventare un politico di successo come lo fu da scrittore e dirigente d’azienda.

Ho conosciuto Paolo Volponi ad Urbino alla fine degli anni settanta grazie al suo interesse per la pittura seicentesca che collezionava con passione. Ci presentò un amico comune e rimanemmo a commentare i dipinti in suo possesso fino a tarda sera. Lo rividi anni dopo per fargli firmare alcune prove d’artista; per il Musinf di Senigallia e Dossier Arte, avevamo realizzato una linea editoriale che vedeva pittori e poeti dialogare attraverso alcuni esempi scelti del loro lavoro. L’occasione fu l’edizione di una cartella con le sue poesie e le opere grafiche di Orfeo Tamburi, due marchigiani illustri.

Ricordo la cordialità e la “rilettura comune” della sua collezione, insieme all’interesse ed alla curiosità per i nostri nuovi progetti editoriali. Paolo Volponi per quelli della mia generazione, è stato un forte punto di riferimento culturale ed umano, un intellettuale che sapeva coniugare pragmatismo ed alta poesia, una grande e cara persona.

da Stefano Schiavoni

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