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Anpi invita i senigalliesi alla festa della Liberazione

Evento in centro storico il 25 aprile

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Il 25 aprile è la Festa della Liberazione.


La festa della libertà riconquistata a costo di grandi sacrifici dopo vent’anni di dittatura fascista in cui l’Italia è stata illusa di essere guerriera, imperiale, ariana. Bastava “credere – obbedire – combattere” al seguito di Mussolini, al fianco di Hitler.

Il 25 aprile è la Festa della Liberazione da un incubo, che ha portato il nostro paese a perdere tutte le libertà politiche e civili, a dichiarare guerre assurde, inutili carneficine, tutte dalla parte del torto e a dilaniarsi infine in una guerra fratricida a causa dell’ostinazione fascista a rimanere al fianco dei nazisti invece di arrendersi, a fronte di una popolazione ormai stremata e ostile.
Il 25 aprile è la Festa della Liberazione conquistata grazie al coraggio, al sacrificio dei nostri partigiani con il contributo fondamentale delle truppe alleate.

La lotta dei partigiani, la Resistenza, diede un contributo tale alla sconfitta del nazi-fascismo che consentì all’Italia di partecipare alla fine della guerra alle trattative di pace sedendosi al tavolo dei vincitori. Per questo quella del 25 aprile è Festa della liberazione prima ancora che della Libertà: per riconquistare la libertà occorse un duro processo di lotta e riappropriazione dentro cui alcuni italiani rimasero ostinatamente dalla parte dei dittatori.
Il 25 aprile è il giorno in cui il Comitato di Liberazione Nazionale dell’Alta Italia diramò l’ordine di insurrezione generale in tutti i territori occupati dai nazifascisti e, nel giro di pochi giorni anche l’Italia settentrionale fu libera. Da lì partì quel processo virtuoso che restituì finalmente agli italiani la libertà, di cui poterono da quel momento godere tutti, anche gli eredi e i complici del fascismo.

Dalle forze politiche che organizzarono la Resistenza, dai patrioti antifascisti che non avevano mai smesso di credere in un futuro migliore, dai militari abbandonati a se stessi dopo l’armistizio che non cedettero le armi ai nazifascisti, da uomini e donne delle fabbriche e delle campagne, originarono la Repubblica e la Costituzione, legge fondamentale dello stato, che oltre a garantire la libertà e la rappresentanza, enuncia quali diritti irrinunciabili la partecipazione, le pari opportunità, la solidarietà, la cura, l’istruzione e finalmente anche l’ambiente. È una Costituzione Repubblicana Democratica e Antifascista.

Per questi motivi, ANPI Senigallia invita tutti i cittadini a celebrare e festeggiare questo giorno che è Festa Nazionale. Celebriamolo con gli uomini delle istituzioni il 25 mattina in piazza Roma e festeggiamolo in piazza, al Foro Annonario, nel pomeriggio, come giornata della libertà e dei diritti sanciti dalla Costituzione.
A proposito di uomini delle istituzioni, ci preme sottolineare che da quando si è insediata la nuova Giunta abbiamo chiesto al sig. Sindaco Olivetti di celebrare questa giornata col giusto rilievo e nel pieno rispetto del suo significato. Istanza che traeva, e trae ancora, il suo senso dalla presenza tra gli esponenti della sua maggioranza di persone di dubbia cultura democratica e antifascista.
Una richiesta da parte dell’ANPI di incontro col Sindaco con la proposta di insediare un comitato per la Festa del 25 aprile non ha trovato udienza: il comitato non è stato convocato. Di più: Olivetti ci ha invitati per un incontro (da noi sollecitato più di un mese fa,) di preparazione della celebrazione del 25 aprile, ma fissato l’appuntamento per venerdì 12 aprile il Sindaco non si è presentato. Motivo? Il solito: sopraggiunti impegni istituzionali.

Il risultato è che la celebrazione del 25 aprile ci appare sempre più triste e stanca: triste anche quest’anno quel manifesto che non cita la Liberazione, che non nomina l’antifascismo e stanca la proposta della deposizione delle corone nei luoghi significativi della Resistenza e dei suoi martiri, senza indicare ai cittadini che volessero partecipare modalità e orari. E poi non un palco, non un microfono, almeno nelle ultime edizioni. Sembra chiara la volontà dei nostri amministratori di tenere il più possibile paludata, sottotono questa Festa Nazionale in cui non si riconoscono. Sono fascisti? O come va di moda ultimamente a-fascisti? Sicuramente non sono antifascisti.
Noi comunque quel giorno saremo lì con loro a ricordargli che festa è quella che stanno celebrando.

Non solo perché ci teniamo a coltivare la memoria delle radici della nostra democrazia, ma anche perché stiamo vedendo che chi governa questo paese, perfettamente in linea con chi governa la nostra città, ha tutte le intenzioni di stravolgere la Costituzione snaturandola, per ridare all’ordinamento dello Stato un’impronta autoritaria, regionalistica e antisociale.

Parliamo della volontà di legiferare per asservire la Magistratura all’Esecutivo, o anche per ottenere un controllo sempre più ferreo sull’informazione pubblica e privata. Per non parlare della repressione del dissenso sempre più dura e immotivata.

Ugualmente preoccupanti sono l’Autonomia Differenziata e il Premierato. La prima attribuendo alle Regioni l’amministrazione autonoma di 23 materie, finirà col differenziare diritti sociali e civili, minando l’unità nazionale e accentuando la disparità tra regioni più o meno ricche. Il Premierato determinerà l’accentramento dei poteri del capo del Governo a scapito delle funzioni legislativa (Parlamento) e di controllo (Presidenza della Repubblica).
Tralasciamo qui, per amore di sintesi, temi che altrettanto ci stanno a cuore e ci preoccupano: un’Europa disfunzionale e irrilevante a fronte di guerre, disastri ambientali e conseguenti dinamiche migratorie, rispetto ai quali chi ci sta governando conferma un’impostazione culturale e una visione politica autoritarie razziste e belliciste – sempre in antitesi ai valori della Costituzione – falsamente patriottiche, subalterne agli interessi economici e geopolitici di quelle grandi potenze che guardano con sufficienza all’Europa dei piccoli nazionalismi.
Queste allarmanti prospettive ci convincono di quanto sia sempre più attuale, ogni anno, incontrarsi per coltivare il senso del 25 aprile e il valore della Costituzione democratica e antifascista.

Commenti
Ci sono 3 commenti
Glauco G. 2024-04-22 12:21:29
Sogno il momento dove.....si studierà veramente la storia e si "festeggeranno" i meritevoli (di dx di sx di centro partigiani ecc) e si "malediranno" chi ha commesso atrocità (di dx di sx di centro partigiani ecc)....lo sogno davvero..solo così potremmo festeggiare l'unità e capire chi ha fallito e chi NO...chissà se avremo mai il coraggio di vedere TUTTO e non fermarci al vincitore e vinto! ci vuole coraggio e intelligenza per andare oltre al liberatore e all'oppressore...oggi...festeggiamo con la modalità più semplice possibile perchè dobbiamo trovare i santi iche viveno nell'inferno. NOn è proprio il mio modo di festeggiare....festeggiate voi...io non festeggio prendendo la massa e santificando le categorie....perchè rishcierei di festeggiare anche i non meritevoli....e non sono il tipo che perdona i crimini..a nessuno..non vivo di bandiere .....come ho letto di recente..........Le pecore temono il lupo, ma è il pastore che le porta al macello. Per me..sia il lupo che il pastore hanno portato molte pecore alla morte...lfelice perchè iberi? SI...gioia di vivere in una nazione libera? SI...festeggiare la libertà conquistata esaltando anche idividui che hanno commesso atrovcità? MAI. Onore a chi ci ha salvato e liberato rispetttando le leggi e la civiltà umana....so bene che sono tanti di sx...di dx..di centro..partigiani...cattolici...ebrei...militari italiani..alleati..ecc..ma so anche bene che all'interno di ogni schieramento..esistevano anche i criminali...per loro..non festeggerò mai.
barbara51 2024-04-23 22:28:03
@Glauco G. Pero i meriti bisogna riconoscerli: considera che l'età dei partigiani va dai 95 in su, potrebbero godersi un meritato riposo e invece no, sono ancora tutti lì a fare, brigare, organizzare, scrivere articoli come questo fare appelli per la pace, e scommetto che fra dieci anni, fra venti anni, fra trenta anni a 105, 115, 125 anni saranno ancora qui a fare brigare organizzare scrivere articoli come questo e fare appelli per la pace: non sono fenomenali questi partigiani? (Perché se si chiama associazione partigiani vuol dire che è composta da partigiani, no?)
Glauco G. 2024-04-24 09:12:46
@barbara51 certamente...io do il merito (mio personale ovviamente)...a tutti quelli che hanno contribuito alla libertà...ma...amo capire le cose (ci tento..anche se non ci riesco sempre)...sono fiero di loro e mi diverte vederli "brigare" o "bisboccia" o quello che volete alla loro età...solo che...la storia parla chiaro...vedi..un giorno mi sono veramente deciso a cercare le info e tentare di capire..ho ascoltato gli storici apolitici (perchè trovo inutile sentire la versione di chi si tatua la tessera di un partito sul petto)....e da lì ho scoperto personaggi sconosciuti alla massa ma che hanno contribuito alla libertà...è lunghissimo da spiegare se non con due esempi..il 1^..l'anno scorso feci un commento simile a quello sopra riportato e dove citavo i "partigiani" di dx...pensa @barbara51..ho ricevuto una risposta da un signore ...con tono indispettito...che mi riprendeva dicendo una cosa tipo ..."non esiste nessuno di dx che ha lottato per la libertà..assolutamente nessuno"..capisci? l'ignoranza (e non lo dico per insultare)...è talmente forte...quand..che mi dispiace molto ..perchè molti sono morti lottando ma vengono ricordati quasi come bestie...sono tutti quelli che escono dai radar del partigiano di sinistra ....ma dove vogliamo andare così? tenere viva la memoria per non ricommettere gli stessi errori giusto? non si dice così? bene...la memoria stessa è un rivivere (anche se in minima parte)...gli errori del passato...crea solo diversità...disuguaglianza...odio...e cita sempre e solo una corrente di pensiero..solo un ideeale..solo una bandiera....ecco cosa voglio combattere oggi..giusto merito a tutti non solo a chi sventolava una bandiara di 1 solo colore. 2^ esempio....si parla di liberazione liberazione....leggo frasi come "i partigiani hanno liberato l'italia con l'aiuto degli alleati...bene...i partiiani avranno contribuito al 3-4% non di più..casomai..sono gli alleati che hanno liberato con l'aiuto dei partigiani.....ma qui è lunga da spiegare ...puoi però informati in rete...ma anche se fosse di più la percentuale..quindi? devo elogiare pure la mafia? no perchè la mafia ha seriamente contribuito ad organizzare e aiutare gli americani con lo sbarco in sud italia...quindi sono eroi? sono da vantare? loro rientrano sempre nella lotta dei partigiani sappiatelo...hanno contribuito alla liberazione...avevano il loro motivo ovvio..ma di fatto hanno aiutato come tanti altri...mi spiego? non porto in trinfo tutti quelli che appartengono ad un lato della barricata...porto in trionfo i meritevoli..io sono così
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