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Al San Rocco di Senigallia la consegna del Premio “Alla Carriera” a Guido Oldani

Il concorso è ideato dal poeta e critico letterario marchigiano Lorenzo Spurio e bandito dall'Associazione Culturale Euterpe

Guido Oldani

L’organizzazione del prestigioso Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi”, giunto alla sua decima edizione, concorso ideato e presieduto dal poeta e critico letterario marchigiano Lorenzo Spurio e bandito annualmente dall’Associazione Culturale Euterpe di Jesi (AN), dietro deliberazione del Consiglio Direttivo, ha deciso di conferire il Premio Speciale “Alla Carriera” all’insigne poeta milanese Guido Oldani, fondatore del Realismo Terminale.

Il Premio, che vanta da anni un’ampia partecipazione tra poeti e scrittori, ha visto quest’anno giungere nel corso della competizione più di mille opere, confermando ancora una volta il prestigio di questo concorso e il riconoscimento trasversale tanto di pubblico che di istituzioni amministrative e culturali.

Tra gli enti che hanno collaborato in questa edizione figurano centri di cultura di alto livello quali il Centro Studi “Sara Valesio” di Bologna, il Centro Culturale “Vittoriano Esposito” di Avezzano (AQ), il Movimento Internazionale “Donne e Poesia” di Bari e l’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”.

Precedenti Premi “Alla Carriera” delle scorse edizioni sono stati attribuiti, tra gli altri, a Donatella Bisutti, Dante Maffia, Anna Santoliquido e Marcia Theophilo, riconosciuti e stimati letterati non solo a livello nazionale. Quest’anno la scelta è andata sul fondatore del Movimento del Realismo Terminale che, nel corso degli anni tanto ha fatto disquisire docenti, critici e giornalisti, il poeta Guido Oldani.

Oldani è nato a Melegnano (MI) nel 1947. Ha conseguito una maturità tecnica. Nel 1966 s’iscrive alla Facoltà di Medicina concentrandosi nello studio dell’anatomia umana normale microscopica, con esiti brillanti di ricerca, che gli varranno pubblicazioni nella rivista scientifica “Acta Anatomica”, fino al 1984. La microscopia elettronica lo affascina perché rende il corpo umano infinito, come appare l’universo di Galileo.

Intanto frequenta i poeti Luciano Erba, Antonio Porta, Alda Merini e Giovanni Raboni, il quale scriverà la prefazione alla sua prima opera poetica, Stilnostro (1985). Nel 1987 partecipa al Festival internazionale MilanoPoesia, dove porta il senso della sua raccolta, che consiste nel togliere la realtà dal tempo, mediante l’uso di gerundi, participi passati e ablativi. Incomincia subito a differenziarsi, nella rappresentazione del reale, rispetto ai poeti circostanti.

La svolta nella poesia di Oldani avviene al Convegno di Losanna (Svizzera) “Varcar frontiere”, nel 2000. L’anno dopo esce la sua seconda raccolta, Sapone. Oldani collabora con varie case editrici e quotidiani come “Il sole24ore”, “Avvenire”, “Affaritaliani” on line, “Il Cittadino”, al periodico “Luoghi dell’Infinito” e a diversi network televisivi, come Rai 2, Telenova, Rete 55 ecc. Dal 2001 al 2006, collabora, presso il Politecnico di Milano, con la cattedra di Tecnica della Comunicazione, nella Facoltà di Ingegneria, avendo l’opportunità di applicare il suo tipo di linguaggio ai saperi delle tecnoscienze. Negli anni successivi si assiste alla maturazione poetica di Oldani con varie pubblicazioni in volume: La betoniera (2005), che sarà tradotta in diverse lingue, Il cielo di lardo (2008) e il celebre pamphlet Il Realismo Terminale (2010) che fissa in maniera compiuta i cardini e il canone della sua poetica.

Le tesi avanzate in questo volumetto richiamano sùbito l’attenzione, oltre che di poeti e critici letterari, di medici, matematici, geografi, urbanisti, filosofi, antropologi, sociologi dei processi culturali, pedagogisti, e psicanalisti, che ne faranno oggetto di discussione in occasione di convegni e tavole rotonde. Si apre così, per Oldani, un decennio di divulgazione. I princìpi del Realismo Terminale entrano nelle scuole e nelle università. Le occasioni si moltiplicano. Intorno a lui si viene formando un sodalizio di persone, poeti e artisti di varia natura, che nel 2014, col lancio, al Salone del Libro di Torino, del “manifesto breve” A testa in giù, si costituirà ufficialmente in movimento.

Numerosissime le iniziative, in tutta la Penisola, collegate al Realismo terminale che vedono anche contaminazioni con le varie arti. Tra le opere più recenti segnaliamo La guancia sull’asfalto (2018).

Per il teatro ha curato una riduzione e regia dell’opera a quattro mani di Carlo Porta e Tommaso Grossi, Giovanni Maria Visconti, duca di Milano.

Per quel che riguarda l’impegno civile di Oldani, oltre alla sua ripetuta presenza negli anni 2000 al Festival della poesia civile di Vercelli. Negli anni fra il 2010 e il 2014, Oldani ha promosso con civile ironia il “Tribunale della Poesia”, come elemento di stimolo alla giustizia italiana, così come allo stesso modo ha ideato “Il giorno dell’impiccato”, per i troppi suicidi nelle carceri italiane, a causa di un inaccettabile sovraffollamento.

Dal 2021 è referente per l’Italia del WPM (World Poetry Movement), è stato nominato membro dell’Accademia Internazionale “Le Muse” di Firenze (2006), ha ricevuto il Premio alla carriera “Città di Acqui Terme” (2010) e i premi “Talent Gold” della Fondazione Zanetto di Brescia (2012), “FestivalArt” di Spoleto (2013) e il prestigioso International Poetry Award 1573 a Luzhou – Cina (2019). E’ stato, inoltre, candidato al Premio Nobel per la Letteratura.

Il Premio “Alla Carriera” dell’Associazione Culturale Euterpe di Jesi (AN) verrà consegnato al poeta nel corso della cerimonia di premiazione che si terrà nelle Marche, domenica 15 maggio a Senigallia (AN) presso l’Auditorium San Rocco alla presenza della Commissione di Giuria del Premio presieduta dalla poetessa e giornalista Michela Zanarella, del Direttivo di Euterpe APS e di rappresentanti del mondo della poesia e della cultura a livello nazionale.

Tale decisione di attribuzione del riconoscimento ha, inoltre, ottenuto il riconoscimento ufficiale, mediante la concessione del Patrocinio Morale, dei Comuni di Milano e di Melegnano.

Nel corso della serata verranno altresì attribuiti i Premi Speciali “Alla Cultura” alla poetessa romana Anna Manna e quelli “Alla Memoria” di poeti che ci hanno, purtroppo, lasciato: Domenico Carrara di Atripalda e Veniero Scarselli di Firenze.

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