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Al Centro Cooperativo Mazziniano di Senigallia si ricorda il 9 febbraio 1849

173° anniversario della proclamazione della Repubblica Romana

Repubblica Romana del 1849

Il 24 novembre 1848 a seguito dei forti tumulti verificatisi in città Pio IX fuggì precipitosamente da Roma vestito da semplice prete per rifugiarsi a Gaeta alla corte di Ferdinando II di Borbone Re delle Due Sicilie (detto re bomba dopo il bombardamento di Messina) lasciando solo una breve nota in cui sollecitava i componenti del governo a mantenere “la quiete e l’ordine nell’intera città”.

In contrasto però con le disposizioni che il Papa inviava dall’auto-esilio il Governo provvisorio prese una serie di provvedimenti finalizzati alla realizzazione di una federazione italiana e decise la convocazione di una Assemblea Costituente. Il 21 gennaio 1849 si svolsero in un clima sostanzialmente tranquillo le elezioni a suffragio universale a cui parteciparono circa 250.000 persone, malgrado la scomunica lanciata da Pio IX a chi avesse partecipato alle votazioni e le difficoltà organizzative per l’opposizione delle parrocchie a dare i nominativi.

I lavori dell’Assemblea così eletta ebbero inizio il 5 febbraio e alle due di notte del 9 febbraio fu approvato a larga maggioranza il decreto fondamentale del nuovo Stato, in cui veniva stabilita la decadenza “di fatto e di diritto” del potere temporale della Chiesa ed al Papa venivano assicurate tutte le garanzie per l’esercizio della “potestà spirituale”.

Nell’art. 3 del Decreto Fondamentale veniva dichiarato che “La forma del Governo dello Stato romano sarà la democrazia pura, e prenderà il glorioso nome di Repubblica Romana. Già durante la repubblica romana giacobina del 1798-99 il Direttorio francese dopo l’occupazione di Roma aveva dichiarato la fine di questo potere. Ora però a decretarne la cessazione non era l’autorità di uno Stato invasore, ma l’Assemblea Costituente che traeva il suo potere direttamente dal Popolo. Esercitando il diritto politico del voto gli abitanti dello Stato più arretrato d’Europa, da sudditi erano divenuti cittadini, titolari di diritti e doveri.

La vita della nuova Repubblica fu breve, l’Europa dei sovrani contro la Roma del Popolo, perché gli eserciti di quattro potenze straniere furono mobilitati per riportare l’autocrate sul trono, ma a Roma, era nato uno Stato repubblicano moderno, laico ed indipendente: uno Stato fondato sulla libertà e l’eguaglianza, finalizzato ad unificare l’Italia, in cui erano stati aboliti i privilegi della nobiltà e del clero. Furono abolite anche la pena di morte e la tortura, subito ripristinate con la restaurazione, come ben sanno i senigalliesi testimoni della vicenda di Girolamo Simoncelli. Grande importanza nella difesa della Repubblica, oltre ai romani ed alle migliaia di volontari accorsi, ebbero le donne che con il supporto della principessa Cristina Trivulzio di Belgioioso furono in prima linea per curare i feriti organizzando anche un servizio di ambulanze per soccorrerli.

Il 3 luglio, con i francesi ormai dentro Roma violentemente bombardata per oltre settanta giorni, fu proclamata la Costituzione della Repubblica Romana. Quasi cento anni dopo verrà presa a modello dai Costituenti del 1946-47.

Quest’anno purtroppo a causa della situazione sanitaria le iniziative per ricordare il 173° anniversario della proclamazione della Repubblica Romana e di questi importanti eventi, fondativi della Repubblica Italiana saranno limitate.

Il Centro Cooperativo Mazziniano il 9 febbraio rimarrà comunque aperto ai cittadini a cui verranno offerti testi dalle 16.00 alle 19.30 e anche quest’anno, come da tradizione repubblicana e mazziniana, la notte del 9 febbraio le finestre del Centro saranno illuminate da fiammelle per ricordare quella notte fredda ma feconda per la democrazia.

Il Centro Cooperativo Mazziniano, l’Associazione di Storia Contemporanea e l’Associazione Mazziniana di Senigallia danno inoltre appuntamento ai cittadini per giovedì 10 marzo presso la Biblioteca Antonelliana dove verrà ricordato ed onorato nel 150° anniversario della morte Giuseppe Mazzini, l’uomo che ha “inventato” la Nazione italiana e che nella drammatica vicenda della Repubblica Romana ha dato prova di grande statista unendo il Pensiero e l’ Azione. Nell’occasione verrà presentata una edizione illustrata Dei Doveri dell’Uomo, testo che raccoglie in modo organico la summa del pensiero mazziniano.

dagli Organizzatori

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