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Ombrelli contro la violenza sulle donne sospesi su corso 2 Giugno a Senigallia

Iniziativa che durerà un mese e a cui si lega un concorso fotografico, promossa dall'Assessore Cinzia Petetta (FdI)

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Ombrelli sospesi su corso 2 Giugno

Il “Corso degli ombrelli”, dovremmo chiamarlo così adesso. Tante le persone che curiosavano durante il montaggio degli ombrelli colorati, che “proteggevano” le teste dei passanti.

Scenario inedito per Senigallia, che ha preso forma nella giornata di martedì 26 ottobre. L’autunno si tinge di tanti colori a Senigallia come ad Agueda in Portogallo e come a Pula in Sardegna.

L’idea nasce nel 2012 in Portogallo, e precisamente ad Agueda: questa stravagante, ma originale idea di colorare le strade cittadine con numerosissimi ombrelli fluttuanti, creando delle vere e proprie opere d’arte all’aperto. Dal 2013 questo modo di allestire le strade si diffonde anche in Italia in numerosi eventi culturali, turistici e non solo. Ombrelli utilizzati anche come iniziativa contro la violenza sulle donne.

Senigallia ora avrà, fino alla fine di novembre, la via principale del centro storico piena di tanti colori e questi colori saranno il riflesso di decine e decine di ombrelli, posizionati come per magia a metà del cielo e pronti a significare l’inclusione sociale delle donne e la necessità di adottare misure di protezione per prevenire ed eliminare tutte le forme di discriminazione, soprattutto per le donne più vulnerabili (minori, indigenti, disabili, etc.).

L’ombrello rappresenta una protezione collettiva da assicurare a tutte quelle donne che hanno subito e che continuano a subire violenza, ma anche per ricordare quante donne, purtroppo, sono morte per mano di compagni, mariti, fratelli, padri, conoscenti e colleghi.

I tanti colori degli ombrelli ricordano come la violenza sulle donne non conosca confini nazionali tanto meno confini di razza. La violenza è un fenomeno mondiale che coinvolge le donne di tutte le nazionalità, indipendentemente dal colore della pelle. L’allestimento degli ombrelli avrà il compito di essere il volto pubblico dell’iniziativa, ma anche quello di sensibilizzare sul tema e di fungere da richiamo per il progetto fotografico.

Uno "scatto" contro la violenza sulle donneAll’idea è infatti legato un concorso fotografico, “Uno scatto contro la violenza sulle Donne”, riservato agli studenti degli Istituti superiori di secondo grado del Comune di Senigallia. Le Iscrizioni sono aperte fino al 15 novembre. La premiazione avverrà mercoledì 24 novembre 2021 alla Rotonda, alle ore 10. Uno scatto culturale e fotografico per proporre una riflessione sulla condizione femminile. Le prime foto circolate sui social hanno già ricevuto tantissimi complimenti e apprezzamenti.

Fratelli d’Italia esprime i suoi complimenti al Sindaco e alla Giunta per aver intuito e dato vita a questa iniziativa nata da una proposta dell’Assessore con delega ai Servizi alla Persona e alle Pari Opportunità Cinzia Petetta (Fratelli d’Italia).

Commenti
Ci sono 3 commenti
rottura 2021-10-27 17:23:08
Costo per materiali e manodopera? C'è qualche sponsor?
alessandropirani 2021-10-28 15:25:40
FDI è lo stesso partito che ieri in Parlamento ha votato contro al DDLZAN?
Glauco G. 2021-10-29 10:05:45
Quindi per @rottura e per @alessandropirani questa iniziativa non piace (immagino).....ok..prendiamo atto che voi non volete continuare a sensibilizzare la violenza sulle donne (per lo meno in questo modo)...una sensibilizzazione che ora è sparita perchè non porta più voti visto che hanno approvato la legge sul femminicidio (che io in prims ho sempre dichiarato inutile e che si sta rivelando effettivamente inutile)...ma non sono mai stato contro la sensibilizzazione...ma vedo che ad uno interessano più i soldi (non ama pagare gli ombrelli ..magari ama pagare lo striscione con un nome ma non gli ombrellini..quindi ama solo sensibilizzare se è a titolo gratuito immagino)...l'altro invece contesta a priori perchè lo ha fatto il partito rivale e quindi l'idea deve essere bocciata a prescindere dal suo valore simbolico (quindi sensibilizza solo con atti ideati e applicati dalla sinistra)....ma...nonostante tutto... rispetto le vostre critiche e il vostro modo di sensibilizzare....perchè sono critiche civili e quindi rispettabili .....io invece apprezzo che si continui a parlare del fenomeno (orrendo) che coinvolge il sesso femminile (fenomeno che, come già detto, è sparito dai giornali e tv perchè non serve più ....non porta più ascolti e voti quindi inutile affrontarlo..ora il gioco è passato sulla DDL ZAN...quella si che porta notorietà ascolti e voti...ora si lotta pe rloro..per lo meno.si lotta per qualche mese per loro..poi addio anche loro....una legge che sulla carta doveva portare parità ....non per me).....Io continuo a sperare che si faccia veramente qualcosa ...sia per il fenomeni di violenza in generale e sia sulle discriminazioni sessuali...che si faccia qualcosa su chi oggi viene considerato diverso e sulla parità dei diritti....non cerco una legge che oggi fa spettacolo per poi abbandonare tutto e tutti una volta approvata (come già accaduto con il femminicidio e ora con il DDL Zan) ..ma qualcosa che aiuti veramente....serve una cultura nuova...serve un percorso lungo e difficile..non una legge da 3 minuti fondata sul malato bisogno di avere voti....serve che lo stato si decida a far rispettare le leggi vigenti e che lo faccia per tutti e non per qualcuno..serve tanto..troppo...talmente tnato che siamo fermi perchè consideriamo impossibile anche solo partire per questa strada..quindi ci rimpiamo di regole finte e inutili che non verranno nemmeno applicate (la maggior parte delle volte)...poi...esistono anche leggi veramente utili che danno veramente parità ..tipo quella sullo stalking...ecco...per me..servono meno DDL ZAN meno Femminicidi ma molti più leggi come qualla sullo stalking. Criticatemi ma se lo fate..prima provate a capaire bene cosa ho tentat di scrivere (male) e di capire cosa veramente voglio dire...così forse evito commenti da soggetti (come già accaduto) che mi insultano senza aver capito nemmeno una parola di quello che ho scritto.
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