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Referendum, il Comitato per il No chiede il parere dei candidati sindaco

Potere al Popolo contraria a modifiche

Macchine da giardino Mancinelli - Senigallia
Il Senato della Repubblica, Parlamento

Come Comitato per il No al taglio del Parlamento, al fine di poter fare la miglior informazione possibile perché tutti gli elettori possano esprimere un giudizio motivato nel momento in cui avranno la scheda in mano, abbiamo intrapreso un’iniziativa con i candidati alla carica di Sindaco chiedendo loro: come voterete
al referendum?


In ogni caso, sia per il NO che per il SI, pensiamo che sia importante conoscere le motivazioni, le idee, gli
orientamenti e le intenzioni di quanti potrebbero essere presto nella condizione di rappresentarci.

Oggi pubblichiamo la risposta di Alessandro Merli che ha così motivato, il suo deciso NO AL TAGLIO DEL
PARLAMENTO:
<<Potere al Popolo aderisce alla campagna per dire NO al taglio della rappresentanza democratica. Si tratta,
secondo noi, dell’ennesima misura che mira all’accentramento dei poteri e ad una diminuzione della
rappresentanza politica di cittadine e cittadini. È infatti palese che, dallo scenario che si prefigurerebbe col taglio
dei parlamentari, ogni cittadino ci guadagnerebbe all’incirca una colazione al bar ogni anno, perdendo dall’altro
lato, ancora margini di rappresentanza politica. Il fatto che questo referendum abbia, per le classi dirigenti di
questo paese, ragion d’essere, affonda le radici in 30 anni di politiche impopolari, una guerra ai diritti sociali che ha
concimato il terreno dell’antipolitica, oggi proprio quella classe dirigente speculando e strumentalizzando le spinte
“anti-casta”, punta solamente a ridurre i vincoli che costringerebbero i parlamentari a rispettare il mandato
popolare.
Se quindi veramente la politica volesse recuperare dei soldi da investire in servizi sociali e welfare, potrebbe
partire da chi nasconde i propri patrimoni nei paradisi fiscali o riformulando una progressività fiscale, per stringere
la forbice delle disuguaglianze. Tutto il resto, taglio del numero dei parlamentari compreso, ci sembra solo uno
specchietto per le allodole.
Siamo d’accordo con la necessità di un taglio ai privilegi di questa classe politica indecente, ma pensiamo che la
strada da percorrere sia quella del taglio degli stipendi e dei benefit dei parlamentari, e non tanto del loro numero.
Cordiali saluti, Alessandro Merli. >>

Per il comitato del NO
Cecilia Riginelli
Riccardo Mandolini
Claudio Bonucci

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