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“Palazzo Gherardi, un polo multifunzionale a Senigallia”

"Location perfetta e scelta rispettosa del lascito di Adolfo"

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Palazzo Gherardi

In riferimento al dibattito scaturito sul futuro di Palazzo GHERARDI, Diritti al Futuro, anche in previsione di un nuovo quinquennio amministrativo che si aprirà nel prossimo autunno, intende partecipare con una propria riflessione che vede nella realizzazione di un “Polo multifunzionale”: Ostello della Gioventù Museo della Città e Museo della Fotografia la nostra ipotesi di lavoro da approfondire.


A questo proposito vorremmo riprendere le parole del gennaio 2007 del prof. Lanfranco Bertolini, già assessore comunale all’Urbanistica, di cui qui si riportano alcuni stralci, precisando che in quegli anni fu discussa l’ipotesi di alienazione dell’edificio a privati per destinarlo a residenze di pregio: “Palazzo Gherardi per la sua posizione, imponenza e valore monumentale non può essere frantumato e ridotto a particelle immobiliari, ha bisogno di restare un edificio ad alto interesse civico e di promozione pubblica, un momento pilota del necessario intervento di risanamento di quel grande monumento urbano, che sono i Portici Ercolani.

Un’ipotesi da studiare e valorizzare potrebbe essere quella di farne un Centro della Gioventù di rilievo nazionale ed internazionale, un po’ “ostello” e un po’ servizi, che sostenga e sviluppi quella potenzialità di Senigallia di essere un’armonica città dei giovani, con una programmazione di attività scaglionate in tutto l’anno, che facciano della musica, del cinema, degli incontri culturali, delle attività teatrali, del turismo scolastico, delle relazioni tra i giovani di ogni nazione momenti di un unico progetto, che abbia come destinatari e protagonisti i giovani. Non va pensata come una struttura che gravi sul bilancio del Comune (…); occorre una struttura attiva, produttiva, che direttamente ed indirettamente copra i suoi costi di gestione (…). Sarebbe una via alta per coniugare le eredità di funzioni, che quell’edificio ha avuto nella sua storia. Giovani ed ospitalità sono un bel binomio ed una città che voglia e sappia prendere la via del decongestionamento e della tutela ambientale può ardire di proporsi ed investire in un
coraggioso progetto (cit.)” Meglio, a nostro avviso, non si potrebbe dire se non precisare che il binomio “Ostello per la gioventù” e sede di attività a forte impronta culturale, entrambi di rango internazionale, andrebbero a costituire un vero e proprio “Polo multifunzionale” di grande valenza turistica, culturale e sociale. Si può quindi aggiungere che la proposta, già presente nel dibattito in corso, di un “Museo
della Fotografia” da realizzare nel palazzo, ben si presterebbe a condividere gli spazi con un Museo della Città; non mancherebbero infatti superfici per la raccolta e l’esposizione dei beni culturali della città in uno spazio museale, per il Gabinetto scientifico e la Biblioteca storica del Liceo Perticari, per piccole sale per incontri, nonché per laboratori creativi, spazi di coworking e simili, interagenti con un Museo vitale e proattivo.
Alcuni dati tecnici possono tornare utili a supporto di questa nostra suggestione.

Le planimetrie catastali di Palazzo Gherardi rilevano una superficie totale di proprietà comunale molto elevata ed organizzata su più piani. Anche le altezze interne tornerebbero utili – a nostro avviso – per avere a disposizione spazi ampi e sufficienti ad ospitare molteplici attività.
Per “ostello della Gioventù” si intendono strutture ricettive moderne ed efficienti, economicamente autonome ma a basso costo, “hotel design”, sedi di attività creative collaterali secondo il modello molto ben funzionante in Alto Adige e più recentemente a Milano, Bologna e Firenze.

La localizzazione dell’edificio è semplicemente perfetta: in luogo centralissimo di Senigallia, in prossimità del mare, della stazione ferroviaria, della ciclovia adriatica e di tutti gli altri principali servizi pubblici e privati, in piena compatibilità con le attività commerciali già esistenti al piano terra.

Sembra ovvio aspettarsi da tutto ciò un forte apporto di nuova linfa qualitativa al turismo dei giovani e per i giovani nella collana dei “turismi” di Senigallia e del territorio; non gravante sulle casse comunali ed in regime di concessione lunga, ferma restando la proprietà pubblica del bene.

Per il profilo finanziario una stima sommaria e preliminare dei costi del solo intervento di restauro dell’edificio monumentale reca l’importo di circa quattro milioni di euro. Ne consegue che in assenza di risorse comunali di tale rilevanza si dovrebbe ricorrere a fondi nazionali e/o europei, nonché ad un partner privato competente ed esperto nel settore per raggiungere l’obiettivo.

Questa ipotesi sarebbe rispettosa del lascito testamentario di Adolfo Gherardi.

L’ipotesi progettuale da noi avanzata darebbe un contenuto di sicuro pregio e funzionale all’edificio, che oggi è in uno stato di progressivo degrado, che sta privando la città e il suo sviluppo economico delle possibili rilevanti funzioni di pubblico interesse, cui l’immobile può e deve essere destinato.

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