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Piano Centro Storico Senigallia, c’è la proroga di 5 anni

La sua validità, che ha determinato una "rivoluzione urbana", sarebbe scaduta a novembre 2019

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Maurizio Mangialardi e Maurizio Memè

Nel corso della sua ultima seduta, la giunta municipale di Senigallia ha prorogato di cinque anni la validità del Piano Particolareggiato del Centro Antico.

Lo strumento urbanistico, in scadenza il prossimo 4 novembre, nel corso degli ultimi dieci anni ha guidato lo sviluppo degli interventi natura edilizia e urbanistica nel centro storico.

Il provvedimento consentirà così di realizzare importanti interventi in corso e programmati previsti dallo stesso Piano. Ma non solo, con la proroga votata dalla giunta sarà anche possibile dare continuità ai principi che hanno ispirato la programmazione dei lavori di recupero e rigenerazione urbana adottati in questi dieci anni dall’Amministrazione comunale, che hanno permesso di fare di Senigallia la città regina del turismo marchigiano, da tutti ammirata per la qualità e la bellezza del suo centro storico.

“In questi dieci anni – spiega il sindaco Maurizio Mangialardi – sono state messe in campo azioni operative e interventi che hanno cambiato radicalmente il precedente modo di affrontare il tema del recupero del centro antico. I risultati confermano la validità degli obiettivi che l’Amministrazione comunale si è data per mantenere, restaurare e ripristinare ciò che resta della cultura materiale e storico-artistica della città del passato, ma anche per ricostruire l’identità urbana prima che il terremoto del 1930 e alcune scelte discutibili assunte a partire dal secondo dopoguerra la compromettessero quasi irreparabilmente”.

Una vera e propria rivoluzione urbana che si è tradotta in una miriade di interventi frutto di un paziente e capillare lavoro di ascolto, di confronto e di decisione. Interventi che presi singolarmente possono apparire insignificanti ma che dopo 10 anni, nel loro complesso hanno fatto del centro antico di Senigallia un esempio di come si può e si deve aver cura della città.

Un altro elemento caratterizzante l’attività svolta è quella dell’attivazione degli ambiti di riqualificazione quali l’ex arena Italia, il bastione di via Rodi, la curva della Penna, l’ex mulino Tarsi, l’area Ferri e l’ex Nirvana, e altri ancora sono in corso di definizione, interventi capaci di attivare investimenti privati e riqualificazione degli spazi pubblici circostanti

In questo quadro, si possono individuare tre serie di interventi più significativi. La prima è quella della ricostruzione della città come era prima del terremoto e che hanno interessato alcuni edifici presenti in largo Puccini, via delle Caserme, via Caro, via Gherardi, via Smirne e piazza La Marmora.

La seconda serie è quella relativa agli spazi pubblici con la sistemazione dei Giardini Catalani, di piazza Saffi, della piazza Santa Maria del Porto, della piazzetta della Posta e di via San Martino, nonché la riqualificazione di piazza Garibaldi, la realizzazione del parcheggio della stazione.

Infine i lavori sugli edifici pubblici, e quindi i restauri delle facciate del Palazzo Comunale, di Palazzetto Baviera e delle scuole “Pascoli” e “Fagnani”.

Di particolare interesse, poi, è stata l’attivazione della convenzione con la Soprintendenza e con la facoltà di Archeologia dell’Università di Bologna, che ha consentito di acquisire, tramite rilievi e prospezioni radar, importanti conoscenze geo-archeologiche su diverse parti del centro antico,tra le quali spiccano: via Cattabeni, bastione di via Rodi, l’ex politeama Rossini, l’ex Nirvana in via Baroccio, via Gherardi, via San Martino, piazza Garibaldi e le aree dell’ex mulino Tarsi e Ferri.

“Ciò che oggi ci riempie di maggiore orgoglio – continua Mangialardi – questo lavoro non è stato solo frutto di prescrizioni. Tramite il confronto con cittadini, imprese e ordini professionali, abbiamo permesso che crescesse a Senigallia una sensibilità e una cultura urbanistica nuova, attenta al recupero filologico e di qualità, che ha permesso, a fianco dei tanti lavori pubblici, anche la realizzazione di tanti interventi di recupero e restauro da parte di proprietari di edifici privati. Un’attività pulviscolare che oggi, dopo dieci anni, ha completamente cambiato la fisionomia del centro storico, riducendo a zero il consumo di suolo”.

“Va aggiunto che negli ultimi dieci anni – afferma il vicesindaco con delega all’Urbanistica Maurizio Memè – le azioni contenute nel Piano hanno anche prodotto un importante effetto ripopolamento del centro storico, in netta controtendenza con quanto avviene altrove, dove si assiste a un progressivo spopolamento”.

Il Piano Particolareggiato del Centro Antico può essere consultato on line nella sezione Edilizia e Governo del territorio sul portale istituzionale www.comune.senigallia.an.it.

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