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Inchiesta su alluvione di Senigallia, Forestali: “In corso notifica avvisi agli undici indagati”

Le ipotesi di reato vanno da omicidio colposo plurimo a disastro colposo ad abuso e rifiuto d'atti d'ufficio, fino a pericolo di disastro

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Indagini alluvione di Senigallia: sopralluogo Carabinieri Forestali su alveo del Misa

I Carabinieri forestali del Gruppo di Ancona e della Stazione di Senigallia stanno effettuando, su delega della Procura della Repubblica di Ancona , le notifiche degli avvisi di conclusione delle indagini ad 11 persone ritenute responsabili di gravi condotte collegate ai disastri che hanno colpito la Città di Senigallia il 3 maggio del 2014, in occasione del noto evento alluvionale che causò il decesso di tre persone e danni alla cittadinanza per oltre 100 milioni dì euro.

Le indagini durate oltre un anno, dirette a decorrere dall’anno 2015 da un pool di magistrati composto dai Sostituti Procuratori Irene Bilotta, Rosario Lionello e Ruggiero Di Cuonzo, sono state svolte dai Carabinieri forestali del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale di Ancona e della Stazione Carabinieri forestale di Senigallia.

Gli inquirenti, al fine di ricostruire dettagliatamente gli accadimenti ed il funzionamento del sistema di Protezione civile, che coinvolge vari soggetti ed enti, hanno esaminato oltre 30.000 pagine, escusso 118 testimoni, analizzato tabulati telefonici e visionato ore di immagini registrate dagli elicotteri delle forze dell’ordine e dalle telecamere di sorveglianza nel corso dell’emergenza alluvionale.

Gi aspetti tecnici sono stati valutati da un Consulente tecnico, nominato dal Pool, esperto di costruzioni idrauliche, sistemazioni di bacini idrografici e sistemi previsionali di protezione civile.

Indagini alluvione di Senigallia: sopralluogo Carabinieri Forestali su argini del MisaIndagini alluvione di Senigallia: sopralluogo Carabinieri Forestali su alveo del MisaIndagini alluvione di Senigallia: sopralluogo Carabinieri Forestali su argini del Misa

Le complesse indagini non hanno riguardato solamente le azioni poste in essere nel corso dell’emergenza di protezione civile, ma sono stati esaminati attentamente anche i profili relativi allo stato delle opere fluviali, alla programmazione, progettazione ed esecuzione dei lavori sugli argini e presso il Porto di Senigallia, la mancata realizzazione delle casse di espansione e le istruttorie di approvazione del Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) per il bacino del Misa.

Sul fronte della protezione civile sono stati ipotizzati i reati di omicidio colposo plurimo, disastro colposo e rifiuto di atti d’ufficio. In particolare, secondo gli inquirenti, il Piano di protezione civile del Comune di Senigallia risultava inapplicabile a causa di gravi carenze, ma anche la struttura di protezione civile comunale, nel corso dell’emergenza, risultava essere intervenuta con gravi ritardi causati anche dalla scarsa organizzazione dei servizi e dall’assenza di un adeguato coordinamento.

E’ emersa anche la totale inadeguatezza delle prescritte attività di vigilanza idraulica e servizio di piena in prossimità degli argini del Misa, ai sensi del Regio Decreto 2669 del 1937 e del più recente Piano Provinciale di emergenza per il servizio di piena, poiché non era stato predisposto alcun rafforzamento dei servizi, e gli interventi erano stati adottati con grave ritardo, nonostante il Centro funzionale della regione Marche avesse emanato con congruo anticipo gli avvisi di condizioni meteo avverse e criticità idrogeologica.

Per quanto concerne lo stato delle arginature del fiume Misa, e la relativa programmazione progettazione ed esecuzione dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria degli argini, gli inquirenti hanno esaminato il Piano di Assetto Idrogeologico redatto dall’Autorità di Bacino Regionale unitamente a decine di elaborati progettuali realizzati dalla Provincia di Ancona dal 2002 all’epoca dell’alluvione, raccogliendo anche immagini storiche per documentare l’evoluzione dei corpi arginali nel corso del tempo. L’esito degli accertamenti ha evidenziato il grave stato di abbandono delle arginature, invase da vegetazione intricata e perforate da numerose tane di animali selvatici, situazione che ha determinato il cedimento dei corpi arginali e l’esondazione del Misa. Lo stato di abbandono delle arginature è stato attribuito dagli inquirenti alle carenti attività di programmazione da parte della Regione Marche, ma anche alla progettazione ed esecuzione dei lavori, ritenuti tecnicamente inadeguati e non rispondenti alle priorità indicate nel Piano di Assetto Idrogeologico.

Indagini alluvione di Senigallia: Carabinieri sulle carte dell'inchiestaE’ stata esaminata inoltre la documentazione istruttoria che ha condotto alla perimetrazione delle aree a rischio idrogeologico del bacino del Misa, approvate con il PAI, ed il relativo processo di deperimetrazione avviato su richiesta del Comune di Senigallia. Con la deperimetrazione ottenuta dal Comune di Senigallia, sono risultate escluse dalle aree a rischio idrogeologico, e quindi anche dalle misure prescritte per l’allentamento ed il soccorso della popolazione, vaste superfici che in passato erano state interessate da esondazioni, come Borgo Molino e Borgo Bicchia, colpite dall’alluvione del 1976, quest’ultima peraltro teatro del decesso di una giovane donna travolta dall’ondata di piena. Risulta stralciata su richiesta del Comune di Senigallia anche parte del centro storico interessato dall’evento alluvionale del 2014.

L’esposizione a rischio delle aree deperimetrate era ulteriormente aggravata dalla mancata realizzazione delle casse di espansione, ritenute opere strategiche indispensabili per proteggere l’abitato di Senigallia dal rischio esondazioni, finanziate sin dagli anni ’90 con fondi statali, ma mai realizzate, anche peri notevoli ritardi verificatisi nell’adozione dei provvedimenti necessari.

Inoltre sono stati esaminati gli elaborati progettuali e l’istruttoria di finanziamento con fondi europei della pista denominata “PercorriMisa”, inizialmente progettata come pista ciclabile per sole finalità turistiche, ma successivamente definita “percorso di controllo e dì guardia idraulica”, per accedere ai finanziamenti europei. Tuttavia, secondo gli inquirenti quei finanziamenti pari a circa 500.000 euro dovevano essere spesi per opere prioritarie per la difesa idrogeologica, idonee ad evitare la rottura degli argini e l’esondazione del fiume Misa.

Infine gli inquirenti hanno valutato i lavori di trasformazione della nuova darsena portuale di Senigallia, realizzati nel 2008 dal Comune di Senigallia, riscontrando un sostanziale aggravio del rischio alluvionale per la riduzione del deflusso delle acque fluviali verso il mare.

La Procura ritiene che le condotte sopra enunciate abbiano avuto una determinante rilevanza causale in relazione al decesso di tre persone e degli oltre 100 milioni di euro di danni subiti dalla popolazione di Senigallia.

Dal Gruppo Carabinieri Forestale Ancona

Commenti
Ci sono 14 commenti
caterpillar
caterpillar 2017-08-29 12:55:00
ah... la ciclabile lungo il Misa.... Bellissima, spassosa con la mountain bike, bella anche a piedi ma.... MA! ....ma se per fare quella non sono state fatte le opere di contenimento degli argini del fiume... io mi inc......zo come una biscia!!!
BlackCat
BlackCat 2017-08-29 13:42:34
Attendiamo i comunicati dei lecchini che ci diranno ancora che DOPO L'ALLUVIONE il comune ha operato bene (che poi è da dimostrare anche questo visto lo stato dei fossi di Senigallia e dello stesso Misa, oltre al danno dovuto all'aumento propositato della TARI per una pulizia sbagliata del fiume). Credo che oggi a molti inizieranno a fischiare le orecchie.
centr100
centr100 2017-08-29 13:53:34
La vittima che, mentre andava in bicicletta, venne travolta dalle acque dell'alluvione del 1976 a Borgo Bicchia e trascinata dentro un fosso, dove venne ritrovata il giorno seguente, si chiamava Gabriella Massacci, e aveva 28 anni.
Quello del 2014 non é stato un fatto imprevedibile.
Spero questi messaggi di solidarietà ipocrita finiscano, perché mi fanno vergognare di essere senigalliese.
mimmo990
mimmo990 2017-08-29 14:24:59
Con tutta questa roba, come fa Mangialardi a dire di essere sorpreso di essere indagato? E chi dovevano indagare, il Tigotà?
henry
Dirty Rotten Imbeciles 2017-08-29 15:00:05
....se fossi (...omissis...), dopo aver letto questo Articolo, prenderei la bicicletta e mi avvierei in via Marchetti ed una volta giunto a destinazione, mi costituirei. Ma a me piace sognare......niente di tutto questo accadra', anzi, domani se ne uscira' su qualche giornale con un bell'articolo nel quale affermera' : Chi ? I Carabinieri della forestale ? Io non sapevo nemmeno che esistessero, con quale autorita' osano affermare siffatte accuse ? Ma loro lo sanno chi sono io ? Io ho tirato il cuore al di la della staccionata ahahahaha altro che !!!! Da una parte sono molto felice che le cose escano cosi' lentamente, ogni tanto una piccola paura, un giorno dopo l'altro, piano piano, tipo tortura cinese, goccia dopo goccia....ops, ho scritto goccia, che sia un caso ??? Salutami Roma.....
leofax 2017-08-29 17:09:52
Per cominciare un grosso "GRAZIE " ai Carabinieri Forestali e alla Procura della Repubbica di Ancona. Visto che la stazione ferroviaria ha un nuovo look, io direi di tinteggiare la facciata del Palazzo Comunale, con una bella inferriata.
Leonardo Maria Conti
arcimboldo 2017-08-29 19:51:07
Desidero rammentare, dopo avere letto l'articolo del Gruppo Carabinieri Forestale Ancona, che la storia porta i nomi dei seguenti Sindaci: Mariani, Angeloni e Mangialardi e di tutti i Consiglieri Comunali che nel tempo hanno appoggiato le scelte scellerate dei suddeti Signori. Buona serata.
ozymandias
ozymandias 2017-08-29 21:24:20
Avete notato la curiosa coincidenza cronologica?
Gli avvisi di garanzia sono stati spediti (finalmente), nonostante la proroga per le indagini, proprio il giorno dopo la pubblicazione dell'articolo di Lodolini, nel quale dichiarava "sto valutando se depositare specifica interrogazione parlamentare al Ministero della Giustizia".
bimi 2017-08-30 07:58:40
Il totale stato di abbandono degli argini e dell'alvei del Misa erano cosa voluta e deliberata! Non si ricordano più tutte le balle di cui si riempivano la bocca come la famosa "oasi fluviale"? Adesso l'oste ha presentato il conto...
mik76
mik76 2017-08-30 12:20:33
voglio un selfie con l'avviso di garanzia.................
lollo22 2017-08-30 12:39:33
Buongiorno, finche si continuerà a far governare gente che segue gli interessi del solito partito di incapaci e più che altro finchè si fanno governare persone che non hanno mai lavorato e cioè prive di qualsiasi esperienza, questo sarà il risultato. Grazie a chi ha scoperto l'ennesimo giochetto (...omissis...) fa nuovi regolamenti e nuove varianti approvando magicamente quello che fino al giorno prima era vietato per tutti. Tanti Auguri Senigalliesi de coccio
lory
lory 2017-08-30 12:47:46
Io vorrei solo sapere, se adesso Mangialardi ha capito di essere indagato?
Cristian 2017-08-30 13:59:37
Signor sindaco mangialardi, adesso ha ricevuto la notifica?
centr100
centr100 2017-08-30 17:08:24
Tra ieri pomeriggio e oggi, non é uscito nessun messaggio di solidarietà...
ATTENZIONE!
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