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Senigallia: gli incontri di Confluenze ospitano Maurizio Cesarini

Venerdì 10 il primo di una serie di appuntamenti del mese di aprile

Maurizio Cesarini. Tutti i diritti riservati

Nel viaggio intrapreso da Confluenze con Corto Circuito, siamo venuti a contatto con diversi ed interessanti artisti locali.

Nomi di grande spessore e, in certi casi, di fama internazionale. Scevri dal localismo ma ostili al “Nemo profeta in patria est”, ve ne proponiamo una selezione, tre appuntamenti, convinti di farvi un regalo gradito e di promuovere artisti che tanto danno e possono dare al linguaggio delle immagini. Identità e ricerche stilistiche molto diverse eppure ugualmente potenti e significative. Incontri che rafforzano la stima alle singole persone e l’apprezzamento per il progetto culturale di ciascuno di loro.

Il primo appuntamento sarà venerdì 10 aprile ore 21.15, presso la sede di Confluenze, con Maurizio Cesarini e le sue videografie.

Nell’ambito della sua ricerca l’utilizzo del video non è riferibile all’assunzione di una pratica procedurale definita, in quanto assieme a questo utilizza anche la fotografia digitale e la performance. La scelta della prassi operativa è dettata dalla natura dell’opera; se l’idea presuppone una immagine statica adotta la fotografia, se abbisogna di un senso temporale, usa il video e se per sua natura presuppone una presenza corporea sceglie la performance.

Questi i video in programma:
WE ARE 2009
Il video è costruito sulla definizione dell’identità o meglio sulla dualità tra io e inconscio che determina l’essere del soggetto.
TEMPO LIQUIDO 2011
Il senso è nella funzione temporale e nella definizione di sé attraverso il tempo, reso metaforicamente nel rispecchiamento statico nel fiume e nello scorrere dello stesso.
THE WHITE SHADOW 2011
L’identità è in una sorta di simulacro (l’abito) che nel manifestarsi mostra l’irriducibile senso di una precarietà.
DOPPELGANGER 2012
Il termine tedesco si riferisce ad una sorta di doppio che appare come alterità di se stessi; nella ritualità dell’azione di seppellimento appare l’impossibilità di eliminarne la presenza.
PASSAGES OF PASSAGES 2013
Il video si riferisce ad una sorta di discesa agli inferi, che non si realizza in una realtà alternativa, ma presuppone metaforicamente una discesa all’interno di sé.
ANDANTE CON MOTO IN QUATTRO MOVIMENTI 2014
La struttura del video adotta 4 forme del reale inteso come temporalità e procedura di ripresa: il tabellone adotta una ripresa fissa e sembra essere il reale, ma è in loop e quindi bloccato temporalmente le altre riprese utilizzano la videocamera ferma, ma con un movimento interno e si riferiscono alla realtà cittadina (visioni notturne); la realtà intimo-domestica, con un viraggio in blu ed una ripresa in movimento; la realtà esterna (paesaggio) con una ripresa fissa, ma con il movimento del  paesaggio.
L’UOMO CHE GUARDAVA PASSARE I TRENI 2014
Si ispira ad un romanzo di Simenon, dove il protagonista ogni volta che si trova nella situazione di decidere di sé osserva i treni passare, così che il viaggio, il movimento alludono ad una continuo riposizionamento del proprio assetto identitario.
VIDEOFOTO
La pratica della fotografia e del video hanno portato Cesarini a ripensare il senso di entrambi sperimentando la possibilità di unire le caratteristiche statiche della foto con la fluidità dinamica del video.

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