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Sciopero dei dipendenti dell’Associazione Regionale Allevatori delle Marche

Sospeso il servizio di controllo su carne e latte, in attesa che venga scongiurato il rischio alienazione

Bandiere della Fai Cisl

La FAI CISL MARCHE, esprime il proprio dissenso sul rischio alienazione dell’Associazione Regionale Allevatori (ARA) che svolge un servizio essenziale di sostegno alla agricoltura e agli allevatori.

L’associazione regionale allevatori, ARA MARCHE, sede periferica della Associazione Italiana Allevatori nazionale, ha la funzione, in base alla legge 30/91, di raccogliere i dati produttivi e riproduttivi negli allevamenti delle specie bovine, suine e ovine, nonché della tenuta dei registri genealogici. Si occupa inoltre della valutazione genetica degli animali riproduttori per il miglioramento genetico delle razze animali allevate.

Un’attività considerata il primo anello della filiera dei prodotti zootecnici di qualità Marchigiani, commercializzati poi da Bovinmarche, Lattemarche, GDO e privati.

«Siamo ormai al terzo commissariamento della struttura iniziato nel novembre 2012 con l’avallo della Regione Marche ma da quella data risultano poche scelte essenziali e gestioni improvvisate. – afferma Giuseppe Giorgetti, segretario Fai Cisl Marche – I 24 dipendenti dell’ARA MARCHE, hanno continuato a svolgere il loro ruolo di assistenza e controllo pur vantando 12 mesi di stipendi arretrati, unica entrata economica per molte famiglie. – prosegue Giorgetti – Oggi diciamo basta a questo tira e molla di responsabilità dove la Regione Marche ritarda i pagamenti delle spettanze per il servizio svolto e il personale ne subisce le conseguenze negative.»

La FAI CISL MARCHE ricorda a tutti i consumatori che la qualità e la sicurezza rispetto alla carne che mangiamo, al latte che beviamo, è garantita anche dal lavoro dei tecnici e di tutti i dipendenti della ARA Marche, che controllano e selezionano le specie animali destinate al consumo alimentare.

«Alla Regione Marche che tanto promuove il marchio QM dovrebbe riconoscere il merito di questi operatori sul territorio – ribadisce Giorgetti – Per questo chiediamo con forza un piano di risanamento che preveda il mantenimento e la qualità del servizio e del sistema dei controlli. Auspichiamo che Associazione Italiana Allevatori e Regione Marche, tramite l’Assessorato alla Agricoltura individuino a breve soluzioni del sistema allevatoriale per continuare a garantire un servizio essenziale agli allevatori.»

Nella giornata di lunedì 7 aprile, in occasione della discussione di queste problematiche in Giunta Regionale Marche, i dipendenti dell’Associazione Allevatori Marche inizieranno lo sciopero, sospendendo le attività e il servizio di controllo sulle carni e sul latte, e si asterranno dal lavoro fino a quando la situazione non sarà risolta.

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