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Senigallia, approvato il programma per la riqualificazione urbana sostenibile

Dalla Giunta, il "si" al PORU: rilanciare l'economia e l'edilizia senza pensare a nuove lottizzazioni

Presentazione a Senigallia del "PORU", Programma Operativo di Riqualificazione Urbana

Si scrive PORU ma si legge “Programma Operativo di Riqualificazione Urbana” ed è il primo atto ad essere approvato da un comune nella Regione Marche (riferimento la Legge Regionale 22/2011). Presentato in conferenza stampa dal Sindaco Maurizio Mangialardi e dall’Assessore all’urbanistica Simone Ceresoni, il PORU è un nuovo percorso di gestione territoriale che cerca di coniugare le esigenze della città con il risparmio del consumo di suolo, con la riqualificazione e la rigenerazione degli spazi oggi in degrado o abbandonati.

Dare nuovo slancio all’economia cittadina e all’edilizia senza però progettare nuove lottizzazioni, anzi, semmai, ripristinando ciò che c’era prima o consolidare l’esistente. E’ questa la filosofia del nuovo atto di indirizzo approvato dalla Giunta comunale senigalliese con grande soddisfazione dai suoi rappresentanti e dalla Regione Marche stessa che guarda con interesse l’evolversi di questa manovra sperimentale.

Grazie a questa iniziativa del Comune di Senigallia – afferma l’assessore Ceresoni – usciamo dall’ottica urbanistica tradizionale, quella che vedeva pubblico e privato procedere per trattative riservate e andiamo con coraggio verso procedure di avvisi pubblici dove chiunque potrà manifestare il proprio interesse” verso una determinata area che presenti alcune caratteristiche, come l’essere già urbanizzata e versare in uno stato di degrado, presentando progetti di riqualificazione urbana.

Progetti che dovranno prevedere soluzioni in linea ovviamente con il risparmio del consumo di suolo e con le tre zone (costiere, collinari, città urbana) o i relativi piani che le interessano, cedendo al Comune parte di quel plus-valore che la trasformazione aggiungerà all’area oggetto dell’intervento, per finalità pubbliche, come la realizzazione di quote di appartamenti di Edilizia Residenziale Sociale o di spazi verdi o di infrastrutture utili alla città stessa.

L’innovativo iter di approvazione sarà portato all’attenzione delle Commissioni consiliari e del Consiglio Comunale nelle prossime settimane, ma la soddisfazione per l’atto di giunta di martedì 7 maggio 2013 è già tangibile. Le finalità del PORU (risparmio nell’uso del territorio, rigenerazione di parti di città già antropizzata e in forte degrado, l’utilizzo di parte del plus-valore per scopi pubblici) hanno fatto dichiarare al sindaco Mangialardi che “questa proposta sperimentale ha il coraggio di guardare avanti, oltre il difficile momento che stiamo vivendo. Guardiamo avanti senza pensare alle lottizzazioni, ma ascoltando la città e le sue esigenze, ridando vita a zone e quartieri che versano in uno stato di abbandono o degrado“.

L’atto, ideato e realizzato grazie alla collaborazione del Politecnico di Milano (prof. Federico Oliva), all’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU) – (arch. Claudio Centanni, presidente sezione Marche, e ing. Sauro Moglie, direttivo Inu Marche) e alla Regione Marche (arch. Antonio Minetti, dirigente servizio territorio, ambiente, energia), è in poche parole un incentivo alla riqualificazione della città che supera lo strumento degli oneri di urbanizzazione: i privati o gli enti pubblici potranno – attraverso la manifestazione di interesse – proporre soluzioni che seguano linee guida nuove in cui parte del plus-valore tra il pre e il post intervento sarà usato a scopi sociali.

Per il momento – e a solo titolo esemplificativo – il Comune di Senigallia avrebbe individuato alcune aree, sette, che potrebbero essere inserite in questo programma di riqualificazione urbana. Sono: la ex Ragno a Scapezzano, l’area della caserma della Polizia lungo la Statale Adriatica nord, le ex colonie Gil e Milani, lo scalo merci di fronte alla chiesa della Pace, l’area Agostinelli a Marzocca e l’area Goldengas a Borgo Catena, anche se con tutta probabilità lo strumento non vedrà l’approvazione definitiva da parte del consiglio comunale prima di diversi mesi.

Un’esperienza di buone pratiche – ha commentato il dirigente del servizio regionale ‘Territorio Ambiente Energia’ Antonio Minetti – che vede Senigallia essere il primo comune delle Marche a presentare un atto in questa direzione e in cui c’è il coinvolgimento diretto degli operatori stessi, per incrociare le risorse finanziarie con un’idea di città che costruisca sul costruito e incentivare così la ripresa economica“.

Commenti
Solo un commento
Alberto Diambra 2013-05-08 10:13:07
I già residenti della zona PEEP MISA di Senigallia sperano in un intervento risolutorio ,nella zona ,da tanti anni richiesto,dopo il massacro del territorio per la realizzazione del comparto PEEP MISA.
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