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Alla biblioteca di Senigallia altro incontro dedicato all’archeologia

Giovedì 15 novembre si parlerà del museo modello di Bologna

Interno Biblioteca Antonelliana

Giovedì prossimo 15 novembre, alla Biblioteca Comunale alle ore 17,30, avrà luogo il terzo incontro sul tema dell’archeologia e dei beni culturali. Terrà la relazione il prof. Massimo Negri sul tema “Genus Bononiae e il Museo della storia di Bologna: un nuovo modello di Museo della città “. 

Il prof. Negri viene su invito esplicito di Italia Nostra e la ragione della scelta di questo tema, che si discosta solo ap-parentemente da quelli affrontati negli incontri precedenti, è legata al progetto di Archeologia urbana condotta dall’Università di Bologna, che prima o poi avrà bisogno di un luogo di raccordo e di racconto dei rinvenimenti e degli eventi urbanistici della città e del territorio. E il museo di Bologna, inaugurato nel gennaio 2012 e di cui il prof. Negri è direttore scientifico, può costituire un modello da seguire.

Il Museo è’ospitato nel Palazzo Pepoli al centro della città e presenta un percorso dedicato alla storia, alla cultura e alle trasformazioni di Bologna, dalla Felsina etrusca fino ai nostri giorni, attraverso il medioevo e il rinascimento, illustrandone politica, religione e riti della vita collettiva arti, scienze, lettere e musica. La storia della città viene ripercorsa nel suo sviluppo architettonico, artistico, scientifico, so-ciale alternando diversi linguaggi, affiancando alle opere e ai messaggi grafici ambienti interattivi con ricostruzioni scenografiche e virtuali,pannelli retroilluminati, tappeti multimediali (cioè proiezioni interattive su pavimenti o pareti), monitor touchscreen e installazioni immersive (cioè ambienti virtuali). Così le vicende della comunità locale sono raccontate in modo innovativo, con tecniche espositive scenografiche ed interattive per molti versi inedite nel nostro Paese.

Per meglio descrivere e comprendere il genus, la stirpe dei bolognesi di ieri e di oggi, il museo si sviluppa oltre i confini della sua sede centrale attraverso un percorso  urbano che ne racconta la storia, la vita, le arti e i sogni; diventa cioè anche museo diffuso utilizzando le strade di Bologna come corridoi e i palazzi e le chiese come sale, inserendosi nella struttura istituzionale già esistente, così da prevedere un pieno collegamento con altri musei, pinacoteche, realtà culturali, economiche e sociali che animano la comunità locale. Si estende quindi in un percorso articolato in diverse sedi, destinate ciascuna a specifiche funzioni culturali che, nell’insieme, costituiscono un dispositivo museale organico e rappresentativo di diversi momenti della storia civile e architettonica della città.

E’ un progetto che va oltre la tradizionale concezione museologica e si fonda  su di una narrazione della storia della città attraverso una pluralità di strumenti: la conoscenza diretta dei luoghi, la comunicazione delle esposizioni permanenti, l’integrazione delle testimonianze fisiche del passato e del presente in un programma di attività continuativo e strutturato, che coinvolge le espressioni della musica, della parola, dell’immagine ed esperienze culturali aperte ai linguaggi contemporanei. Dispone anche un servizio Museo e Scuola che propone una serie di attività educative, rivolte alle scuole di ogni ordine e gra-do, in modo da far scoprire in modo divertente storia, tradizioni, arte e cultura che caratterizzano la città di Bologna e sviluppare nei giovani un senso di familiarità con il patrimonio culturale.

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