Mercoledì 18 luglio si rinnova l’appuntamento con CinemaAmare con proiezioni all’aperto sotto le stelle nella suggestiva cornice naturale del molo di levante al porto di Senigallia: alle 21.30 sarà proiettato Carnage, il film del 2011 diretto da Roman Polanski e basato sull’opera teatrale Il dio del massacro di Yasmina Reza.

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La manifestazione è stata realizzata quest’anno in collaborazione con la Fondazione Gabbiano, che si è occupata di selezionare pellicole non soltanto in grado di intrattenere ma anche di offrire un prodotto culturalmente elevato, proponendo non soltanto i grandi film della stagione appena conclusa ma anche alcuni indimenticabili classici che hanno segnato la storia del cinema.

NAZIONE: Francia, Germania, Polonia, Spagna
GENERE: Commedia
DURATA: 79′
REGIA:  Roman Polański
TRAMA:
In una lite al parco, un ragazzino di 11 anni colpisce un coetaneo al volto con un bastone. I genitori, due coppie di Brooklyn, decidono di incontrarsi per discutere del fatto e risolvere la cosa da persone civili. I coniugi Longstreet, genitori di Ethan, il bambino vittima dell’aggressione, appaiono in un primo momento come persone cordiali e pacate: il marito Michael (John C. Reilly) è un rappresentante di articoli per la casa, mentre la moglie Penelope (Jodie Foster) è una scrittrice appassionata d’arte.

I due ospitano i coniugi Cowan, l’avvocato Alan (Christoph Waltz) e l’operatrice finanziaria Nancy (Kate Winslet): la coppia, soprattutto il marito, appare molto presa dal proprio lavoro, stressata e priva di quell’interesse protettivo verso il figlio che invece viene ampiamente dimostrato dai Longstreet. Gli iniziali convenevoli si trasformano in battibecchi velenosi e il comportamento delle due coppie degenera in situazioni assurde e ridicole: la visita sembra concludersi diverse volte, ma nel momento in cui i Cowan si accingono ad andarsene avviene sempre uno scambio di parole, dai toni via via più accesi, che li conduce a rientrare e a riprendere la discussione dopo essersi calmati.

La discussione degenera rapidamente fino a spogliarsi di tutti i toni civili e buonisti: le coppie stesse, esacerbate dall’alcool, si dividono in un assurdo carosello in cui tutti sono contro tutti e i temi del litigio cambiano rapidamente, spostandosi dal problema originario della lite tra i bambini e andando a toccare sciocchezze della vita quotidiana ma anche temi esistenziali.