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A Senigallia Ascanio Celestini con il suo nuovo monologo

"Pro Patria. Senza prigioni, senza processi" è in programma il 4 marzo al Teatro La Fenice

Ascanio Celestini in "Pro Patria. Senza prigioni, senza processi"

Monologo di cento intensi minuti che si ascolta inchiodati sulla sedia, “Pro Patria. Senza prigioni, senza processi” è il nuovo lavoro di Ascanio Celestini che il pubblico potrà applaudire anche a Senigallia, domenica 4 marzo, al Teatro La Fenice. Inizio alle 17.
Lo spettacolo rientra nell’ambito della Stagione Teatrale 2011-12 di Senigallia in corso, promossa dal Comune (Assessorato alla Promozione dei Turismi e Manifestazioni) in collaborazione con Amat e Inteatro (per la rassegna Circo in festa). INFO E PRENOTAZIONI: info@fenicesenigallia.it; 071.7930842 – 335.1776042.

Chi ruba una mela finisce in galera anche se molti pensano che rubare una mela è un reato da poco. E chi ruba due mele? Chi ne ruba cento? Quando il furto della mela diventa un reato? C’è un limite? C’entra con la qualità della mela? La legge è uguale per tutti e i giudici non si mettono a contare le mele. La statua della giustizia davanti al tribunale ha una bilancia in mano, ma entrambi i piatti sono vuoti. Non è una bilancia per pesare la frutta. Ma in questa società solo pochissimi hanno le mele e tutti gli altri la fame. Allora io vi dico, cari cittadini, possedere la mela è reato e chi ruba una mela compie un atto di giustizia. Se io ho fame lo stato non mi può giudicare, sono io che giudico lo stato“.

A parlare è un detenuto che sta scrivendo un discorso importante nel quale cerca di rimettere insieme i pezzi della sua storia. Un detenuto che in carcere ha maturato una coscienza politica, leggendo gli unici libri disponibili in carcere (testi risorgimentali) e parlando con un unico ideale ascoltatore: Mazzini. Ma non si tratta di un lavoro solo sulla condizione carceraria. Come in tutti i lavori dell’attore e narratore romano infatti, il viaggio è lungo, articolato e va lontano, aprendo orizzonti tra memoria, analisi e invenzione, parlando dell’oggi a ognuno in prima persona.

Stavolta la denuncia della condizione carceraria è solo uno dei contenuti e dei fili da seguire durante lo spettacolo, che arriva a mettere in parallelo i “tre risorgimenti”: quello repubblicano dell’Ottocento, la lotta di liberazione nazionale partigiana e il terrorismo armato degli anni Settanta. Tutti e tre, considerati fallimentari, hanno in comune il fatto di essere storie di lotta armata e galera, storie di giovani combattenti finiti al campo santo, in galera o successivamente al governo.

Il testo è di Ascanio Celestini. La cura del suono di Andrea Pesce. “Pro Patria” è una produzione FABBRICA – in coproduzione con Teatro Stabile dell’Umbria. La biglietteria del Teatro La Fenice è aperta il venerdì, sabato e domenica dalle 17 alle 20 e nel giorno stesso dello spettacolo dalle 17 per spettacoli serali e dalle 15 per le pomeridiane. È possibile anche l’acquisto dei biglietti on-line su www.vivaticket.itIl 1° settore ha un costo di 25 euro; il 2° di 20 euro e il 3° prezzo unico di 15 euro. Sono possibili riduzioni. INFO E PRENOTAZIONI: 071.7930842 – 335.1776042 ; info@fenicesenigallia.it

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