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Cinema, “Et in terra pax” apre il febbraio della Piccola Fenice di Senigallia

I film più interessanti nella rassegna Anteprima Cinema dell'associazione Linea d'ombra

Scorcelletti - Laboratorio Analisi
Una scena del film "Et in terra pax"

Il mese cinematografico di febbraio alla Piccola Fenice di Senigallia è dedicato alla scoperta dei film più interessanti usciti di recente nel panorama del cinema italiano, presentati in anteprima. La Stagione cinematografica 2011-12 alla Piccola Fenice, promossa dal Comune di Senigallia, è curata dall’associazione Linea d’ombra. Inizio alle 21.15. Ingresso con tessera. La rassegna si apre martedì 7 febbraio con “Et in terra pax“, diretto da Matteo Botrugno e Daniele Coluccini.

Una storia di periferia raccontata con linguaggio crudo e originale, un film duro sulla periferia romana che ha ricevuto 15 minuti di applausi finali al 67° festival di Venezia, dove era stato selezionato per la Giornata degli autori.
Il film che apre il mese di febbraio alla Piccola Fenice è “Et in terra pax”, la cui genesi è singolare e speciale, oltre che coraggiosa.

Si tratta infatti di un film realizzato e prodotto da una classe del I anno del corso di produzione del Centro Sperimentale di Roma, con il solo sostegno dello storico produttore (e docente) Gianluca Arcopinto, già ospite a Senigallia nelle scorse stagioni per presentare altri coraggiosi film di qualità, estranei al consueto circuito distributivo di massa e mercato. La pellicola non ha infatti ricevuto i finanziamenti di Rai Cinema né del Ministero, o di altri soggetti, nonostante l’ottima ricezione da parte di pubblico e critica specializzata.

La storia raccontata è quella di Marco e del suo disastrato quartiere romano, una periferia secca e violenta degna delle banlieue francesi già protagoniste dei film di Kassovitz. La regia non indugia però inutilmente in sequenze violente, evocando alla fine una morale senza forzature o dichiarazioni palesi, in un crescendo drammatico e coinvolgente, con una gestione secondo la critica mirabilmente composta del montato e delle prove attoriali, con sensibilità.

Il secondo appuntamento, martedì 14 febbraio, è con “Tahrir” di Stefano Savona, primo film sulla rivoluzione egiziana di cui lo scorso 25 gennaio si è celebrato l’anniversario con altre grandi manifestazioni di popolo e uno dei documentari italiani più selezionati e premiati nei festival.

Il terzo film è “L’estate di Giacomo” di Alessandro Comodin, Pardo d’oro cineasti del presente al Festival di Locarno 2011, che sarà proiettato il 21 febbraio.
L’ultimo titolo della rassegna sarà comunicato a breve.

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