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Turbogas, la valle del Cesano snobbata dal Consiglio provinciale pesarese

La problematica relativa alla centrale della Edison a Corinaldo è stata ritenuta "non urgente"

Valmisa.com
Una centrale a turbogas

I consiglieri di maggioranza della Provincia di Pesaro e Urbino, nella seduta consiliare del 25 gennaio 2012, hanno ritenuto “non urgente” il grave problema della centrale turbogas di Corinaldo. Al termine di una puerile commediola, che ha impegnato il consesso per più tempo di quanto ne sarebbe occorso per discutere l’atto, caratterizzata, in un ingenuo gioco delle parti, da chi non è stato in grado – o non ha voluto – motivare la richiesta di anticipare la discussione e da chi, apparentemente ligio al proprio ruolo, gli ha offerto la spalla, i consiglieri di maggioranza hanno votato contro la richiesta di portare in votazione l’ordine del giorno relativo alla centrale. Ora l’atto dovrebbe – il condizionale è d’obbligo – essere calendarizzato per una delle future sedute.

Ancora una volta la Valle del Cesano è stata dimenticata dalla Provincia di Pesaro-Urbino, nonostante le benevole, ma private, rassicurazioni del Presidente Ricci.

E dire che in questi giorni, presso l’altrettanto ambigua Regione Marche, potrebbe essere presa la decisione di concertare con Edison S.P.A. le modalità di monitoraggio della qualità dell’aria attraverso la quale la ditta con le possibilità che i ministeri competenti e la Giunta Regionale le hanno agevolato, conta di integrare e sistemare il progetto che ha ottenuto la VIA negativa per arrivare all’autorizzazione e alla realizzazione della centrale.

Con la decisione del 25 gennaio, la Provincia continua a lasciare solo il territorio e le 35 amministrazioni comunali che, al contrario, hanno assunto le proprie determinazioni con efficienza e tempestività, esigendo dalla Regione Marche una presa di posizione netta, il rifiuto di ogni illegittimo coinvolgimento dell’ARPAM nella definizione delle modalità di rilievo dell’aria chiesta dalla ditta e, in caso contrario, che tali modalità siano stabilite di concerto con i Sindaci che hanno la responsabilità della salute pubblica.

Chiediamo ora allo stesso Presidente Ricci di porre rimedio a questo “infortunio”, adottando urgentemente l’ordine del giorno in sede di Giunta per chiarire la posizione dell’Amministrazione da lui rappresentata e a portarlo comunque in discussione al prossimo Consiglio Provinciale.

Invitiamo tutti alla prossima assemblea pubblica che si terrà il 3 febbraio alle ore 20,45 presso la Sala Convegni della Croce Rossa di Marotta di Mondolfo, che è stata promossa congiuntamente al Comitato promotore della petizione al Parlamento Europeo contro il Rigassificatore Ancona-Falconara e al Comitato contro l’elettrodotto Fano-Teramo.

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