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Testamento biologico, Rimini e Mazzarini si asterranno dal voto in Consiglio

Il PdL: "Solo demagogia, nessun medico potrà mai avvalersi delle dichiarazioni nel DAT municipale"

Scattolini Standard

Alessandro Mazzarini e Enrico RiminiIl pronunciarsi sull’istituzione di un registro per le dichiarazioni di volontà relative ai trattamenti sanitari (testamento biologico) crediamo proprio che non sia una competenza amministrativa municipale: ed è questa la ragione per cui non intendiamo prendere parte (come già fatto in commissione consiliare) alla votazione sul provvedimento inerente al “DAT” (dichiarazioni anticipate relative a trattamenti sanitari) in programma per il prossimo consiglio comunale.

Avremmo potuto semplicemente votare contro ma con questo gesto intendiamo sottolineare la demagogia di una maggioranza consiliare che fa semplice strumentalizzazione politica su materie di cui non ha alcuna competenza trascurando invece l’approfondimento ed il varo di tanti provvedimenti essenziali per lo sviluppo della nostra comunità.

Questo gesto non vuole essere, perciò, in alcun modo un atto di pregiudiziale sfiducia verso i sentimenti e le sensibilità dei proponenti il provvedimento, che  pur non condividendone in alcun modo motivazioni e finalità, poniamo massimo rispetto, ma vuole essere un modo per affermare una posizione di lealtà anche verso quei cittadini ai quali si vuol alimentare  una “falsa” illusione: quella cioè di far loro creder che con la spontanea iscrizione in questo registro verranno decise le loro sorti in caso di “malattia terminale”.

La verità invece è semplicemente un’altra ed è conclamata dall’art. 117 della nostra Costituzione che demanda allo Stato la competenza esclusiva in merito ai diritti civili e sociali: ragione per cui, non essendosi espresso in merito il Parlamento, nessun medico potrà mai avvalersi delle dichiarazioni riportate nel testamento biologico municipale, se non dopo l’esito delle sentenze nei tre gradi di giudizio della magistratura ordinaria con esito positivo.

Crediamo utile in ordine a questa vicenda riportare una valutazione di Mons. Elio Sgreggia (Presidente emerito per la Pontificia Accademia per la Vita) che in riferimento ai “testamenti biologici” che si stanno approvando in alcuni enti locali ha commentato: “è inutile affogare i comuni di questo compito: hanno ben altri problemi come far vivere la gente e procurare il lavoro e non farla morire”.
Crediamo che questa frase racchiuda emblematicamente il nostro pensiero inerente alla materia in questione.

 
da
Enrico RIMINI
(Consigliere Comunale PDL PPE)

Alessandro MAZZARINI
(Consigliere Comunale PDL PPE)

Enrico Rimini
Pubblicato Venerdì 21 gennaio, 2011 
alle ore 17:31
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Commenti
Solo un commento
Paul Manoni 2011-01-22 04:37:13
Clero ingerente e Politica genuflessa...Nulla di nuovo!
Perche' non sono affatto stupito del fatto che i Sig.ri Rimini e Mazzarini abbiano riportato le parole di un Mons. Sgreggia, anziche' le parole di un Costituzionalista, o di un qualsiasi altro esperto di Diritto autorevole in merito ai Testamenti Biologici?
Chi fa' VERA demagogia in questo caso, due Consiglieri Comunali (o un partito...!) che dovrebbero mettersi al servizio delle VOLONTA' e delle LIBERE SCELTE INDIVIDUALI dei cittadini, ma che si "astengono" dimostrando di non essere "ne carne, ne pesce" per non irretire ne i cittadini, ne la loro curia ingerente, oppure tutti i politici locali che hanno sapientemente registrato un desiderio ed un'esigenza da parte della popolazione, di fissare dei punti, di regolamentare e di esprimersi favorevolmente, per un rispetto della dignità umana, in seno ai diritti di esseri umani?
Forse i Sig.ri Rimini e Mazzarini non si rendono conto che riportando le parole di un esponente del Clero, fanno già una separazione ed una differenza tra cittadino e cittadino...E' si perche', cari i miei consiglieri genuflessi, i cittadini non sono mica tutti quanti allineati alle opinioni della chiesa. Non sono mica tutti fedeli della religione Cattolica. A chi non e' Cattolcio, a chi non crede o crede in altre religioni, cosa gli cambia dopo aver sentito la "frase emblematica" di Sgreccia!?
A me sembra che che i partito di questi due Consiglieri, si adoperi oltremodo a genuflettersi di fronte alla casta clericale ingerente, piaga del nostro paese. Viene da chiedersi che strana ed ipocrita manovra politica per fini elettorali possa essere, quella di riportare come esempio, le parole di un prete, ed al tempo stesso, avere come capo supremo del partito nazionale, un personaggio coinvolto ed indagato per PROSTITUZIONE MINORILE e bunga-bunga vario? Si sono resi conto, questi Consiglieri Comunali, che nel loro partito, per far cariera, basta saper ballare la lap-dance o sculettare di fronte a bavosi "amici di amici"?
Sarebbero questi, gli esempi di "valori Cattolici" che tanto sbandierano per fini politici e dietro i quali si nascondono per argomentare le proprie contrarietà politiche?
Sono piuttosto perplesso e schifato. Comunque...
COSTITUZIONE ITALIANA:
Art. 32: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
Art. 3: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art.7: Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.

Esprimo qui, come già fatto in altre sedi, i miei piu' senititi ringraziamenti a tutti i politici locali che si sono distinti per buonsenso ed autorevolezza (che e' cosa diversa da autorità!), e per essersi espressi in modo positivo ed efficente, per i propri cittadini.
Paul Manoni
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