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Senigallia, cena di solidarietà al Panzini

Iniziativa benefica per la raccolta fondi a favore della scuola Magnificat di Gerusalemme

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Incontro con il preside del Panzini, il Sindaco di Monsano e l’ex-presidente del RotaryL’Istituto Panzini di Senigallia si appresta ad ospitare una cena di solidarietà organizzata dalla Onlus Premio Vallesina, il prossimo giovedì 22 ottobre. L’iniziativa coinvolgerà direttamente gli studenti e i professori, che si occuperanno dell’accoglienza e del servizio in sala.

Obiettivo principale di questa cena è la raccolta di fondi per la costruzione della nuova scuola di musica Magnificat di Gerusalemme, ideata e realizzata 14 anni fa, da un frate francescano nativo di Maiolati Spontini. Armando Pierucci, già professore per venti anni al conservatorio di Pesaro, è considerato il più importante compositore di musica sacra a livello europeo. L’iniziativa è sorta in collaborazione con il Rotary Club di Senigallia, collaborazione anche personale con l’ex presidente Vito Maria Carfì che prosegue ormai da anni.

L’area dove sarà costruita la nuova scuola a GerusalemmeLa nuova costruzione favorirà le attività, totalmente gratuite, organizzate dalla scuola, che attraverso lo studio della musica, si propone come luogo di incontro e promuove una pacifica convivenza tra gli studenti, le loro famiglie e gli insegnanti provenienti da diverse estrazioni culturali e religiose.
Gli studenti hanno inoltre la possibilità di sostenere alla conclusione degli studi l’esame per il diploma in Italia, al fine di conseguire un titolo riconosciuto a livello europeo.

Incontro con il preside del Panzini, il Sindaco di Monsano e l’ex-presidente del RotaryIl progetto della nuova scuola Magnificat è stato realizzato dall’architetto Rossi di Fabriano a spese dell’Associazione Premio Vallesina, che ha già raccolto, dopo tre anni, intorno ai 400 mila euro, ma per coprire l’intera spesa occorrono altri 600 mila euro.
L’associazione opera da anni nel campo della beneficenza, promuovendo iniziative dirette a raccogliere fondi per aiutare paesi stranieri; lo scorso hanno ha inviato apparecchiature ospedaliere in Bielorussia. Ogni due anni organizza serate di gala di finanziamento, durante le quali premia personalità locali che si sono contraddistinte e hanno avuto successo per il loro lavoro nel mondo.

di Barbara Baldassari

Barbara Baldassari
Pubblicato Martedì 20 ottobre, 2009 
alle ore 18:34
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Commenti
Ci sono 2 commenti
cabbagejuice 2009-10-27 03:02:46
mangiare la pace
La Custodia della Terra Santa non ha bisogno delle donazioni di migliorare la relativa proprietà. Durante 15 anni potrebbero spostare i loro 100 allievi da uno scantinato se volessero a e non usarle come ostaggi per raccogliere i soldi per loro. Inoltre, come fa uno fanno la pace con 4-5% dei non-cristiani che vanno là?
(...omissis...) Questo è vergognoso.
Nicola Di Francesco - segretario generale 2009-10-28 18:03:51
Sono pronto a dialogare con chiunque su questo argomento ma non con coloro che si nascondono dietro il murodell'anonimato. Io sono il segretario generale dell'associazione dei 15 comuni della Vallesina che sostengono questo progetto attraverso l'associazione "Premio Vallesina" onlus. Se qualcuno vuole dialogare con me può scrivermi all'indirizzo di posta elettronica premiovallesina@premiovallesina.org ed io sarò felice di rispondere.
Inoltre credo di sapere chi si nasconde dietro questa sigla; è bene che se la finisca di continuare a buttare veleno su chi l'ha aiutata a lavorare. Se non si è saputa mantenere il posto di lavoro faccia "mea culpa". Comunque sappia che non sarà lei che ci convincerà a desistere dalla nostra azione di sostegno all'opera di padre Armando.
E se la faccia finita una buona volta. Per chi la conosce lei non è una persona credibile dopo quello che ha fatto dentro la scuola Magnificat e pensi piuttosto a difendersi davanti al giudice perchè sarà chiamata quanto prima. E ci lasci in pace. Se ha il coraggio di farsi avanti mi scriva con nome e cognome chiaro ed io le risponderò. Sono sufficientemente documentato sul suo caso e su quello che ha fatto e se la finisca a gettare fango su chi compie giornalmente un'opera sociale di grande rilevanza. Cosa che lei non è stata capace di fare.
Nicola Di Francesco - segretario generale
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