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Pensionati senigalliesi…unitevi!

Quando è giusto alzare la voce per farsi sentire

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Pensionati in conversazione su una panchinaCon tutta sincerità, era da tantissimo tempo (diciamolo francamente, da quando avevo ancora tutti i capelli ed il profumo di “borotalco” accendeva desideri ormai sopiti), che l’invito ad un incontro non mi faceva provare una tale emozione. In questa occasione, però, non si trattava di un incontro “galante”, ma un invito che l’editore di questo giornale mi aveva gentilmente formulato a mo di commento, sotto un mio articolo a cui aveva concesso benignamente lo spazio.

Più che articolo era una stesura di una mia idea su come gli amministratori locali, potrebbero utilizzare i tempi liberi di noi pensionati. Creando controllori che seguissero da vicino i lavori cittadini, che segnalassero le disfunzioni, che richiedessero un occhio di attenzione a qualche necessità dei cittadini passata magari inosservata o cose similari.

Come dicevo sull’articolo, nulla di polemico o di antipatico, ma solamente partecipativo e fattivo di positività sia verso la cittadinanza, sia verso la stessa Amministrazione. La cosa evidentemente è stata considerata come semplicemente ed eufemisticamente parlando “priva di utilità e di fondamento” e di conseguenza volutamente trascurata. Ma forse anche trascurata visto che è coincisa con il periodo preelettorale relativo alle elezioni del nuovo Sindaco.
Programmi, elenchi di quello che si è fatto, seguiti da quello che si vorrà fare. Insomma cose grosse, priorità che non lasciano più una briciola di tempo per null’altro. Chi termina il mandato, sta preparando i pacchi per il trasloco ed ormai è troppo impegnato in questa attività, ed i nuovi inquilini sono troppo in lotta tra loro nel timore di perdere quell’unico appartamento per una stupida svista.
Figuriamoci quindi, quanta attenzione possono aver dedicato a questa mia piccola idea. Forse mi chiedo se ciò non sia anche perdonabile!

Chi invece ne ha abbracciato subito la causa ed è convinto della sua utilità e bontà, è stato il Sig. Massimo Mariselli, l’editore appunto, che ha voluto incontrarmi per unificare le sinergie atte a portare in porto questa iniziativa. Non voglio parlare del come sono stato accolto in redazione, del come tutti i presenti si sono prodigati per farmi sentire uno di loro, dell’offerta formulatami di andare in redazione ed usufruire di tutte le attrezzature, perché ciò interesserebbe a ben pochi. Ma le due ore che ho trascorso con tutta la redazione sono state proficue, per gettare le basi, anche se in modo abbozzato, di quello che vorremmo fare: dei volantini o dei cartoncini in cui andremo a spiegare i nostri intenti, corredandoli con numeri telefonici, mail, ecc, a cui il cittadino potrà rivolgersi, per avere qualcuno che lo ascolti e che gli offra il megafono per poi ampliare la sua voce.

Logicamente, essendo attualmente io solo, chiedo l’aiuto di altri PENSIONATI VOLONTARI che si sentissero di voler aderire a questa iniziativa. Non è importante il saper scrivere, l’importante è il saper segnalare con obiettività, saper documentare con foto (basta già il telefonino!). Per il redigere i comunicati poi le persone non mancano certo. L’intento che ci proponiamo è quello di far sentire sempre il fiato della cittadinanza sul collo dell’Amministrazione, con l’intento di far comprendere si, che deve esserci una collaborazione tra la stessa ed il cittadino, ma anche che non si dimentichi mai che essa è al suo servizio e per tale motivo controllata in ogni suo processo amministrativo, anche se questo può risultare antipatico in quanto comportamento da malfidati. Ma la cura migliore è la prevenzione, anche se questa ha volte ha i suoi costi.

A chi volesse, dunque, mettersi in contatto con il sottoscritto per un’adesione o segnalazione questa è la mia mail brontolone42@yahoo.it e a chi non avesse la possibilità di contattarmi in rete, questo è mio numero di cell.: 3473572600

Non si può e non si vuol garantire nulla circa il risultato della segnalazione, se non la sicurezza che esso venga divulgato piccolo o grande che sia, purchè sempre documentato. I “si dice”, di conseguenza, non saranno presi in considerazione.

di Franco Giannini

Franco Giannini
Pubblicato Venerdì 16 ottobre, 2009 
alle ore 12:40
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