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Non sempre la vita ci sorride…

di Audi Carol


Giovedi in Rosa 60019.itLa cosa più brutta che possa capitare ad una persona è quella di non poter vivere la vita liberamente..quello che di più atroce possa esistere… è proprio quello di lasciarsi vivere la propria vita dagli altri…
Non poter essere liberi nelle scelte è peggio che essere rinchiusi in una gabbia.Ma perchè proprio noi siamo i responsabili di queste situazioni?
Ossia…siamo noi spesso e volentieri a darci la zappa sui piedi e permettere agli altri di prendere decisioni al posto nostro…
Ci sono situazioni che non hanno via d’uscita, situazioni forzate che ci obbligano a sopportare anche l’insopportabile…e poi c’è il destino crudele che senza pietà ci porta verso una strada buia dove difficilmente si riesce a vedere una debole luce…
Eh, già, miei cari amici del Giovedì in Rosa…Audi Carol non è affatto di buon umore stamattina, mi dispiace, ciccini miei, non voglio contagiarvi con la mia tristezza, non dovrei proprio, in fondo lo scopo di questa rubrica è quello di rallegrarvi, poi in occasione della Pasqua si dovrebbe pensare a quante uova di cioccolata da regalare ai bambini e ai pulcini e alle paperelle che canticchiano quaquaquaqua
Ma non tutti trascorreranno la Pasqua in famiglia…qualcuno festeggerà questo giorno in una stanza bianca, su un letto bianco, sperando che le persone vestite di bianco non siano le uniche che vedranno passare dinanzi a loro.
Nei reparti dell’ospedale, in quelli veramente tristi…nella sale del Pronto Soccorso, nelle stanza d’attesa con i pavimenti a piastrelloni verdi con le macchioline bianche…il tempo non passa mai.
Ci troviamo in un luogo senza tempo, dove il giorno è uguale alla notte, dove se ti sdrai su una barella l’unica cosa che vedi sono le lampade gialle al neon, mentre l’unico rumore, a parte il suono del campanello per chiamare gli infermieri è quello del sistema di condizionamento che fa “vvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvv“…
Amici carissimi…lo sapete quanta gente c’era Martedì notte al pronto soccorso dell’Ospedale di Senigallia?
Tanta, tanta, anziani, giovani e bambini…
Ognuno con il suo problema, ognuno con la speranza di essere aiutato, guarito e dimesso nel più breve tempo possibile.
C’ero anche io, purtroppo
Niente di grave, comunque avrei preferito non esserci, credetemi…
Insomma…è peggio essere il malato o è peggio essere l’accompagnatore del paziente?E’ peggio stare nella stanza medicheria o nella sala d’attesa in preda al panico e all’ansia?Il sorriso di una mamma che porta via suo figlio in braccio, con il foglio di dimissioni codice verde…è impareggiabile ed inimitabile…
Non c’è cosa più atroce che assitere al pianto di una bambino che con la febbre al 40 si divincola tra le braccia della mamma disperata, ma neanche veder sfrecciare le barelle spinte dai bravissimi operatori del 118, non è certo un bello spettacolo.
Ci apettiamo di essere curati, capiti e guariti, tutto e subito.
Ma quanti siamo?Tanti…e quanti sono gli infermieri del turno di notte? E i medici…? Pochi.Una goccia nel mare, direi, già….
L’attesa per sapere i risultati delle analisi è lunga, ognuno parla di sè…perfetti sconosciuti per ingannare il tempo, il dolore, l’ansia, chiacchierano della loro vita, fino a quando l’infermiera arriva e porta la barella in medicheria…
Lo so ciccini, vi sto facendo venire il magone…Ma sono questi i veri momenti in cui si comprende il vero valore della vita, che è nostra, NOSTRA e non dobbiamo farcela rubare dagli altri…
Solo quando sarà il momento Qualcuno deciderà se è il caso o no di fare i bagagli…ma fino a quel momento siamo NOI i padroni delle nostre vite, purtroppo però, ….non lo siamo del nostro destino.
C’è chi dirà che mi sbaglio, ne sono sicura. Una volta un amico mi disse infatti che siamo noi a creare il nostro destino…ma chi lo sa cosa può succedere?
E secondo voi, Audi Carol si immaginava di trascorrere un martedì sera in questo modo?
Comunque, diamo valore alle cose belle, non diamo tutto per scontato, perchè a Pasqua non tutti saranno in lieta ed allegra compagnia, come magari molti di noi…
C’è tanta gente che soffre, ma non facciamo finta di non vederla…è meglio fingere che queste persone non esistano, meglio pensare ai fatti nostri…
La cosa migliore che potremmo fare, cari ciccini, è cercare di essere più umani, cerchiamo di cambiare in positivo un po’ tutti, non solo in occasione della Pasqua, ma ogni giorno…sono sicura che le cose andrebbero molto ma moooolto meglio!
Io vi auguro una lieta e felice Pasqua, scusatemi ancora per lo spirito un po’ tetro che poco si addice al mio personaggio…un baciotto pasqualoso dalla vostra Audi Carol!
Audi Carol
(Personaggio di Claudia Perticaroli)

Audi Carol
Pubblicato Mercoledì 4 aprile, 2007 
alle ore 16:14
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