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Senigallia: Tragedia in mare, muore un giovane di 17 anni

Scivolato sott'acqua, forse un malore

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"Non vengo sugli scogli, non mi sento bene. Voi andate, io resto sulla riva".
Un malore, un lieve capogiro come quelli che si avvertono spesso durante una giornata di sole è di mare. Sembrava che dovesse passare da un momento all’altro e invece Matteo Mazzanti all’improvviso è scivolato sott’acqua e non è più riaffiorato. Il suo corpo è stato ritrovato poco più in là, con il viso rivolto verso il fondale, dopo due ore di estenuanti ricerche.
Una tragedia che ha sconvolto la domenica senigalliese: Matteo Mazzanti, di Moie, aveva solo 17 anni. Era un giovane pieno di sogni e di speranze. Tutto è svanito in un soffio di vento. Avrebbe festeggiato diciotto anni a settembre, sarebbe entrato in classe, la quinta Geometri all’istituto di Jesi, pronto a superare l’esame di maturità. C’erano sorrisi e tanta allegria nella sua vita, spezzata forse da un malore, durante una gita al mare.
La tragedia si è consumata nel tratto di spiaggia libera a Nord di Senigallia: Matteo era partito ieri mattina con un nutrito gruppo di amici, alcuni dei quali avevano deciso di raggiungere la spiaggia di velluto in bicicletta. Lui aveva deciso di andare in scooter assieme ad un compagno, mentre all’allegra comitiva si era unita anche un’auto con quattro ragazzi.In spiaggia c’era tutto quello di cui avevano bisogno: sole, mare e tanta voglia di svagarsi dopo giorni di maltempo. Verso mezzogiorno la decisione di fare il bagno. Alcuni si lanciano in mare, altri invece decidono di andare al bar di fronte alla spiaggia per giocare un po’ con i videogiochi. Matteo Mazzanti, decide per i tuffi. Entra in acqua, ma mentre gli altri si avviano verso gli scogli lui resta indietro. Dicono di averlo sentito accennare ad un malessere improvviso, anche se le cause della morte dovranno essere accertate dall’autopsia disposta dal magistrato. Gli amici non si danno pace. Lo hanno visto per l’ultima volta vicino alla riva, poi più nulla. Hanno cominciato a cercarlo disperatamente verso l’ora di pranzo, quando la comitiva si è riunita per andare a mangiare e si sono accorti che Matteo mancava all’appello. Prima si sono guardati attorno, poi sono andati a rastrellare il mare e ogni minuto che passava aumentava l’angoscia.Il corpo del diciassettenne è stato avvistato verso le 15, tra la battigia e gli scogli. Sul posto l’ambulanza del 118, la capitaneria di porto ed i carabinieri: i sanitari accorsi hanno cercato in tutti i modi di rianimarlo, ma per lui non c’era più niente da fare. Tra la disperazione generale si è trovato il coraggio di avvirare la famiglia, che in quel momento si trovava a casa a Moie. Uno strazio che ha commosso quanti in quel momento erano in spiaggia a Marina vecchia.
Gli amici, sotto choc, sono stati accompagnati all’interno di un’abitazione mentre il corpo del povero Matteo Mazzanti è stato pietosamente coperto da un telo bianco. In un attimo la notizia della tragedia è arrivata a Moie, dove il ragazzo era molto conosciuto anche per la sua passione per la breakdance.
La città si è fermata e il sindaco ha deciso di annullare tutte le iniziative per la finale dei Mondiali di calcio: tutta la comunità si è stretta attorno alla famiglia Mazzanti colpita da un lutto per il quale è impossibile trovare le parole.

M.T.Bianciardi
M. Pagliari
dal Corriere Adriatico

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Lunedì 10 luglio, 2006 
alle ore 9:33
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