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Ponterosso, una guerra infinita

Il consigliere:"Perche' non e' stata fornita tutta la documentazione?"

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Non soddisfatto della risposta ricevuta dal sindaco all’interrogazione presentata sulla questione del Ponterosso, il consigliere comunale di Forza Italia Alberto Severini, ha presentato lunedì una seconda interrogazione. "Le dichiarazioni del sindaco -replica Severini -, peccano di arroganza, superficialità e intolleranza per i necessari atti di controllo politico e di legittimità dei consiglieri di opposizione".Riguardo la mancata proroga il primo cittadino precisa: "Questa decisione era frutto di una valutazione discrezionale dell’Amministrazione comunale, supportata anche da un parere reso da un dirigente responsabile del provvedimento, dottor Maurizio Mandolini, nel corso di una riunione apposita con i responsabili degli uffici interessati. Come e noto infatti – aggiunge il sindaco -, l’acquisizione da parte del’Amministrazione comunale dei pareri degli organi tecnici può avvenire non solo in forma scritta".Severini chiede allora di fare chiarezza sull’intera vicenda in nome di quella trasparenza che in questa circostanza è venuta a mancare. "Chiedo i verbali regolarmente registrati e protocollati – afferma -, della fantomatica riunione che si sarebbe svolta precedentemente alla redazione del parere scritto da parte del dottor Mandolini e il nome dì tutte le persone che vi parteciparono. Chiedo per quale motivo tali atti non sono stati forniti alla associazione privata che aveva richiesto tutta la documentazione in tema relativa al procedimento. Chiedo infine per quale motivo solo ora emerge la "storia" della riunione tra uffici senza che nessuna informazione era stata fornita ai privati che lo chiedevano negli atti del procedimento".Il consigliere di Forza Italia torna anche a chiedere le dimissioni del dirigente al settore sport, richiesta già avanzata nel documento presentato il 1 aprile scorso. "Le dimissioni del dottor Mandolini-prosegue il consigliere -, vengono con forza reiterate, perche un dirigente dovrebbe mantenere una comprovata autonomia rispetto al potere politico sia per il ruolo che svolge sia per la retribuzione che riceve".Di tutt’altro parere è il sindaco. "Il dirigente del servizio sport – scrive Luana Angeloni nella risposta del 14 aprile -, ingiustamente tirato in ballo nell’interrogazione attraverso la formulazione di accuse del tutto gratuite, ha sempre svolto le sue funzioni in un settore di grande delicatezza, con grande impegno e professionalità. La visione un po’ distorta dei ruoli istituzionali, laddove le dimissioni vengono richieste nei confronti di un dirigente anziché, come la logica vorrebbe, verso chi detiene la responsabilità politica dell’operato dell’Ente, dimostrano una totale assenza di argomentazioni e rappresentano il tentativo di alzare il tono allo scopo di camuffare la carenza di contenuti e l’infondatezza degli argomenti proposti".Un batti e ribatti che non sembra terminare qui, ma destinato ad arricchirsi di nuovi capitoli e di nuove controversie.
di Sabrina Marinelli

Pubblicato Giovedì 29 aprile, 2004 
alle ore 11:02
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