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Un polo turistico nelle colonie dell’Enel

L'edificio abbandonato sul lungomare Alighieri pronto per la trasformazione

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L’area delle Ex colonie dell’Enel diventerà il secondo polo turistico della città dopo l’area Sacelit-Italcementi. Insomma la zona sul lungomare Alighieri chiusa da molti anni sarà trasformata in una zona di pregio. Nella variante alle zone costiere, strumento urbanistico adottato dal Consiglio Comunale a settembre il comparto, che comprende anche la Gioventù Italiana, viene identificato come zona turistico-residenziale. Un termine che non lascia spazio a dubbi sul destino della struttura.E La classificazione "turistico-residenziale" significa dunque che alle ex colonie dell’Enel nel giro di qualche anno vedremo alberghi e appartamenti. Le indicazioni di massima accennano a una percentuale maggiore a favore della "parte" turistica, forse vicina al 70 %, e il resto naturalmente per appartamenti. Di colpo una zona considerata "povera", perché collocata in un tratto di lungomare con pochi servizi e che ha iniziato a crescere da poco tempo, muterà in un’area di pregio che sicuramente assurgera a luogo di grande attrattiva.Ora che è noto cosa prevede la variante alle zone costiere la domanda seguente è quando si potrà iniziare a parlare di un piano d’area. Come detto il Consiglio Comunale si è espresso favorevolmente sullo strumento urbanistico concludendo quella che tecnicamente si chiama fase di adozione. Ma, come è facile intuire, non è finita lì. Nei giorni successivi al voto consiliare la pratica è stata pubblicata e messa a disposizione di tutti coloro (associazioni, imprese e singoli cittadini) che vogliono illustrare il proprio punto di vista e chiedere modifiche al documento.Le osservazioni, così si chiamano le "richieste" di modifica ad uno strumento urbanistico, saranno valutate prima tecnicamente dagli uffici e in seguito politicamente dalla commissione consiliare. Attualmente la variante alle zone costiere sta attraversando proprio questa fase e il numero delle osservazioni presentate avrebbero superato di gran lunga la centinaia. Ma se da un lato lo strumento urbanistico che ha la presunzione di sviluppare in modo sostenibile, come affermato più volte da sindaco, i 14 chilometri di costa senigalliese le polemiche non mancano. Tra le osservazioni presentate spuntano quelle di protesta della categoria dei campeggiatori, o meglio dei titolari dei camping sul lungomare.La variante prevede lo spostamento di queste particolare strutture ricettive sul lato monte della statale adriatica. In pratica le aree dove oggi si trovano i camping dovrebbero essere sostituite dal verde. Una decisione che ha fatto inalberare gli operatori che si sono riuniti in gruppo di lavoro per studiare la strategia per difendere le proprie imprese e gli investimenti fatti nel corso degli anni per cambiare e ristrutturare le attività per ricevere i vacanzieri con le "case viaggianti". Per questo motivo i campeggiatori hanno voluto dire la loro e soprattutto dire di no all’ipotesi dello spostamento.Idea progettuale considerata "fumosa’ perché non verrebbe indicata un’alternativa che soddisferebbe le esigenze imprenditoriali. Difficile pensare che la protesta dei campeggiatori si limiti alla sola presentazione di osservazioni e quindi non è da escludere che nei prossimi mesi, specie quando la pratica tornerà in consiglio per l’adozione finale, verranno prese altre iniziative. L’assessore all’Urbanistica Francesco Stefanelli ha sempre parlato di una variante dal percorso istituzionale chiaro che non sarebbe stato oggetto di forzature.E proprio in merito ai campeggi il vicesindaco di Senigallia Francesco Stefanelli ha piu volte sottolineato che già nel precedente Piano Regolatore Generale erano previsti solamente interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione e quindi con la variante alle zone costiere non sarebbe cambiato nulla. Infine il tempo indicato per l’abbandono defnitivo del lungomare è stato fissato in un arco temporale di 10 anni che concederebbero tempo sufficiente agli operatori per organizzarsi.
di Marcello Pagliari

Pubblicato Mercoledì 28 aprile, 2004 
alle ore 10:58
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